Formazione

Afghanistan: l’Acnur ritira i suoi uomini

Trenta espatriati sono stati evacuati e diversi centri per rifugiati sono stati chiusi.

di Carlotta Jesi

L’allarme attentati contro il personale dell’Onu e delle ong si è esteso dall’Iraq all’Afghanistan. E, con esso, il ritiro del personale umanitario. Ad evacuare dall’Afghanistan, anche se solo temporaneamente, il 18 novembre sono stati trenta espatriati dell’Acnur. L’agenzia Onu per i rifugiati che domenica ha subito la perdita di una sua operatrice, la 29enne francese Bettina Goislard. Alcuni centri per rifugiati gestiti dall’Acnur nelle province di Nangarhar, Paktia, Khost and Kandahar, inoltre, sono stati chiusi e, da lunedì 17, a tutto il personale Onu presente nel Paese è stato dato il divieto di viaggiare all’interno dell’Afghanistan. «Oggi abbiamo preso una decisione dolorosa», ha spiegato Filippo Grandi, capo della missione in Afghanistan presso l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, commentando il ritiro dal Paese del suo personale espatriato, «rivalutermo la situazione fra due settimane».


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