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FSE 2003: Il Terzo settore al Forum sociale

Giampiero Rasimelli (Forum Terzo Settore) "Sulla questione se Prodi sia o meno di sinistra, dico a Cassen di pensare piuttosto alla Francia dove hanno dovuto scegliere fra Chirac e Le Pen"

di Riccardo Bagnato

PARIGI – Sono 35mila, secondo gli organizzatori, gli iscritti al Forum socioale europeo di Parigi. Giovani, da ogni parte del mondo e dell’Europa, si sono distribuiti sulle quattro villette in cui si svolge il Forum.

A Ivry-sur-Seine, il quartiere piu’ lontano dal centro della città, si è tenuto l’incontro “America Latina ? Europa: accordi economici, battaglie sociali e popolari contro il la politica neoliberale”, a cui hanno partecipato, fra gli altri, Noeli POCATERA (Consejo Nacional Indio-Venezuela), Nestor PITROLA (Movimiento piqueteros-Argentine), Hector DE LA CUEVA (RMALC-Mexique), Joao Pedro STEDILE (MST-Brésil), Carlos LOZANO (Comité permanente para la defensa de los Derechos Humanos-Colombie), Esther AGUILERA (Asociacon Lationoamericana de Economistas-Cuba), e Giampero RASIMELLI (Forum Terzo settore italiano).

A che punto è il Terzo settore europeo? E con quali scopi il Terzo settore è venuto a Parigi? Abbiamo chiesto a Giampiero Rasimelli “Da tempo il Forum del Terzo settore si sta impegnando sul fronte della partecipazione a queste iniziative. Per noi è importante mantenere un dialogo costante con le istanze che il movimento porta avanti.”
“In Europa” ha continuato Rasimelli “da un punto di vista della quantità possiamo dire che il Terzo settore è in salute, c’è pero’ scarsa consapevolezza di cio’, anche per questo siamo qui”.

Da Ivry-sur-Seine a St. Denis, dall’altra parte della capitale francese, per seguire alcuni incontri sulla responsabilità sociale d’impresa. Passando per la Villette dove, durante l’incontro in cui partecipa Fausto Bertinotti, alcuni attivisti hanno tentato di entrare di forza ad ascoltare quello che diceva il segretario di Rifondaezione comunista, e un gruppo di manifestanti protestava per la presenza del Partito socialista francese all’interno del Forum, alcuni lacrimogeni sono stati lanciati ieri alle 17.

A St. Denis, quindi, va di scena la cooperazione: quella di produzione (Scop, societé cooperative ouvrière de production) e quella internazionale. Ma il tutto finisce per diventare un corso di formazione per i partecipanti su come costituire una cooperativa in Francia, o sulle difficoltà che le Ong riscontrano durante il proprio operato.

Si ritorna alla Villette, poi si attraversa il quartiere latino insieme ad una banda italiana di ottoni che risveglia per qualche minuto l’assopito via vai dei turisti, una volta intellettuali, del famoso quartiere. E ci si prepara per il giorno dopo.

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