Bandi
Spazio per i teenager: un bando da 250 milioni per 60 “comunità adolescenti”
La viceministra Maria Teresa Bellucci lancia l'avviso pubblico “DesTEENazione-Desideri in azione”, rivolto agli Ambiti Territoriali Sociali dei Comuni per la realizzazione di 60 comunità aggregative per adolescenti fra gli 11 e i 18 anni. Stanziati 250 milioni di euro del PN Inclusione e Lotta alla povertà per progetti triennali. «I nuovi spazi nasceranno nel solco di un'alleanza virtuosa con il Terzo settore e le realtà socio educative», cui sarà affidata la gestione
di Alessio Nisi
Pochi mesi, forse già a settembre, e le comunità adolescenti potrebbero entrare nel vivo e magari essere operative. Sono sessanta in tutto e saranno realizzate con i 250 milioni del Programma nazionale inclusione e lotta alla povertà 2021-2027, finanziato dalla Comunità europea. Che cosa sono le comunità adolescenti? «Spazi dove i protagonisti saranno i giovanissimi tra gli 11 e i 18 anni», che «potranno praticare gratuitamente attività ricreative, sport, musica, ma anche ricevere ascolto psicologico e servizi dedicati», spiega la viceministro del Lavoro con delega alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, aprendo al Maxxi di Roma DesTEENazione – Desideri in azione, l’evento di presentazione dell’avviso pubblico con cui di fatto si lancia l’iniziativa. «Le comunità adolescenti saranno una realtà capillare in tutta la nazione», ha detto la viceministra, anche se per il momento sono una sessantina quelle previste.
Valorizzare il rapporto con il privato sociale
Il bando si aprirà il 21 marzo con la pubblicazione dell’avviso pubblico del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rivolto ai Comuni organizzati in Ambiti Territoriali Sociali. «Sono previste risorse per oltre 92mila euro al mese», precisa, «per tre anni». Per Bellucci «un’occasione che i Comuni potranno cogliere per poi avviare una serie di procedure amministrative nel solco dell’amministrazione condivisa». Anzi, i Comuni impegnati nel progetto dovranno farlo, «come è scritto nel bando, valorizzando il rapporto con il privato sociale e gli enti del Terzo settore, per far sì che effettivamente queste risorse vengano capitalizzate al meglio».
Bellucci ha detto nello specifico che «i comuni devono coinvolgere gli enti del Terzo settore nella gestione di queste comunità». In capo agli enti del Terzo settore ricadrà dunque la responsabilità della gestione di queste strutture. «Nel bando abbiamo inserito una serie di criteri di qualità, anche per accompagnare l’ente locale in una programmazione virtuosa».
Questa iniziativa può diventare una best practice da replicare e da portare in Europa come modello italiano di intervento
Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro con delega alle Politiche sociali
Tra questi criteri, «chiediamo l’inserimento di una équipe multidisciplinare, con figure professionali diverse che possano interfacciarsi all’interno di questi spazi, accompagnando i più giovani in un percorso di crescita e di relazione positiva».
I ragazzi dello Youth Advisory Board
Protagonisti al Maxxi anche i ragazzi dello Youth Advisory Board – Yab, l’organismo di partecipazione della Garanzia Infanzia in Italia, gli stessi che scelto il nome all’iniziativa.
Per Bellucci «ciascuna azione», rivolta ai ragazzi «non può prescindere da loro», sottolinea. «Oggi diamo il via a un nuovo protagonismo dell’adolescenza, con risposte qualificate per prevenire isolamento e disagio, rispetto a un’età che troppo spesso è stata lasciata colpevolmente terra di nessuno dalle istituzioni e dal dibattito pubblico. Luoghi nei quali promuovere la cultura dell’educazione alla solidarietà, al rispetto dell’altro e di sé stessi».
Gli adolescenti, sottolinea, «chiedono tutta la nostra attenzione, reali opportunità di inclusione, integrazione e spazi in cui potersi confrontare con i coetanei, ma anche sprigionare creatività, fare sport ed essere ascoltati. Le comunità adolescenti saranno una realtà capillare in tutta la nazione».
Anche Il Tre
Hanno preso parte alla mattinata, oltre a una rappresentanza della Commissione europea, la coordinatrice nazionale del Piano per la Garanzia Infanzia, Maria Burani Procaccini, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, Simona Giarratano, programme manager direzione generale per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione della Commissione europea e Paolo Onelli, direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tra i protagonisti anche il rapper romano Il Tre, che ha raccontato la sua esperienza di artista emergente, e gli sportivi Alessia Scortechini, nuotatrice, campionessa mondiale e medaglia d’oro ai Giochi paralimpici di Tokyo e Davide Di Veroli, campione del mondo di spada.
In apertura foto di Aedrian per Unsplash. Nel testo immagini di Alessio Nisi
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.