Welfare

Droga: Legge Fini, anticipazioni

Nessuna differenza, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, tra sostanze stupefacenti leggere o pesanti. Aumento dei periodi di applicazione delle sanzioni

di Redazione

DROGA: LEGGE FINI, SANZIONI AMMINISTRATIVE PIU’ PESANTI ———————————————————————— Nessuna differenza, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, tra sostanze stupefacenti leggere o pesanti, scomparsa della cosidetta ‘ammonizione’ del prefetto la prima volta che si e’ fermati, possibilita’ di seguire il programma terapeutico non solo in strutture pubbliche, ma anche in quelle private, aumento dei periodi di applicazione delle sanzioni amministrative. Sono alcune delle innovazioni, per quanto riguarda le sanzioni amministrative che sarebbero previste, secondo una bozza ancora in via di definizione, nel progetto di legge di riforma della legge sugli stupefacenti, che sara’ presentato dal vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini. La bozza non prevederebbe, all’ art 75, alcuna differenza, come invece e’ nel testo attuale, tra le diverse sostanze, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, che risultano anche moltiplicate per quanto riguarda la durata: ”chiunque illecitamente importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope, o farmaci contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope…e’ sottoposto, per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno, ad una o piu’ delle seguenti sanzioni amministrative: a)sospensione della patente di guida o divieto di conseguirla; b)sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla; c)sospensione del passaporto o di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirlo; d)sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario”. La bozza di articolato non prevede piu’ la possibilita’ per il prefetto, nel caso ricorrano elementi che fanno presumere che il soggetto non commettera’ piu’ il reato, di rivolgere all’ individuo ”un formale invito a non fare piu’ uso degli stupefacenti”. Sempre l’ art. 75 prevederebbe l’ invito, per l’ interessato, ”a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo… predisposto dal Sert competente per territorio, o da una struttura privata iscritta in un apposito albo”. La bozza di articolato della proposta Fini, prevede inoltre che, nel caso in cui si possa ipotizzare un pericolo per la sicurezza pubblica, il prefetto, nei confronti di persone condannate, anche non in maniera definitiva, per reati contro il patrimonio o la persona o in violazione della legge sugli stupefacenti, o sulla circolazione stradale, puo’ disporre alcune misure di sicurezza, come l’ obbligo di presentarsi almeno due volte la settimana al posto di polizia o ai carabineri locali, obbligo di rientrare nella propria abitazione entro una determinata ora e non uscirne prima di un’ora prefissata, divieto di frequentare determinati locali pubblici, divieto di allontanarsi dal comune di residenza, divieto di condurre qualsiasi veicolo a motore. Per chi non osserva anche solo una delle disposizioni, scatta l’arresto da 3 a 18 mesi. Nel caso in cui poi, il soggetto risulti essersi sottoposto con esito positivo al programma terapeutico, il prefetto revoca l’ applicazione dei provvedimenti presi.


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