Formazione

La giornata del ringraziamento

Si celebra ogni anno, ai primi di novembre, a cura della Federazione nazionale dei coltivatori diretti.

di Gino Girolomoni

Una delle cose buone della Federazione nazionale dei coltivatori diretti è quella di ostinarsi a celebrare ogni anno, ai primi di novembre, la giornata di ringraziamento per i frutti della terra. Mi voglio unire anch?io a questa giornata degli agricoltori cattolici e ringraziare il Comando Supremo del cielo per quello che mi ha dato anche in questa stagione agricola che finisce con il raccolto delle olive. Sono grato di essere svegliato dal canto del gallo e di riscaldarmi durante questi primi freddi con la legna del bosco. Ringrazio anche per i dieci vitelli nati quest?anno e anche per il cominciare qualche giornata all?alba girando per i boschi per cercare dove le madri li avessero partoriti, per i cento quintali di grano antico raccolti e i cinquanta di grano tenero per fare il pane. E per le zucche e le melanzane e i pomodori e le biete e di tutti gli altri prodotti dell?orto che è riuscito a resistere alla siccità di quest?anno con l?acqua piovana raccolta d?inverno nelle cisterne del chiostro. Ringrazio anche per aver vinto la tentazione di sparare alle lepri che mi vengono a mangiare l?insalata nell?orto e per i caprioli che non ne hanno ancora trovato la strada. Concludo questo mio ringraziamento ricordando la luce che emana l?Angelus di Millet con la coppia di agricoltori che al crepuscolo china il capo per dire un?enciclopedia intera senza pronunciare una parola.


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