Mondo

India: al via campagna per limitare nascite

Le donne indiane hanno una media di 3 figli a testa, mentre 50 anni fa arrivavano ad averne 6. La media resta troppo alta e, per le autorità, andrebbe abbassata fino a 2 a testa

di Paolo Manzo

Limitare le nascite. Questo il nuovo imperativo dell’India, dove la popolazione sta per superare quella della Cina, da 50 anni Paese più popoloso del mondo. Attualmente le donne indiane hanno una media di tre figli a testa, mentre mezzo secolo fa arrivavano ad averne sei. La media resta comunque troppo alta e, secondo le autorita’, per stabilizzare la crescita demografica andrebbe abbassata fino a 2.1 a testa. Circa una decina di anni fa, l’India condivise le conclusioni di una conferenza sulla demografia tenuta dalle Nazioni Unite al Cairo. In quell’occasione venivano offerti diversi metodi contraccettivi volontari e si puntava ad incrementare lo sviluppo dell’educazione e il rispetto della salute di donne e bambini. La stessa India aveva manifestato contrarieta’ nei confronti di una campagna di sterilizzazione simile a quella perpetuata in Cina. Diversa la situazione odierna, in cui ogni Stato, dotato di un sistema di controllo personale, sta studiando diverse campagne per la limitazione delle nascite. Almeno sei hanno gia’ stabilito il limite di due figli per i membri dei consigli cittadini. Altri hanno esteso la norma anche ai segretari. Non solo. Alcuni Stati stanno considerando la possibilità di privare dei sussidi per l’istruzione il terzo figlio di una coppia. Altre amministrazioni hanno invece aumentato gli incentivi per chi sceglie la sterilizzazione dopo il primo o il secondo figlio. Immediate sono scattate le proteste. In alcuni stati dell’India del Nord, alcuni amministratori locali stanno pensando a politiche a difesa della decisione di procreare. Questo perche’ le leggi attuali limiterebbero i membri dei consigli municipali ad avere due figli in base al principio del buon esempio che dovrebbero dare a tutti i cittadini.


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