Cultura

Gli insegnanti di sostegno? Solo 1 su 3 specializzato

La denuncia arriva dal presidente dell'Emilia Romagna della Federazione italiana per il superamento del'handicap, Giovanni Battista Pesce

di Paolo Manzo

Solo un terzo degli insegnanti di sostegno in Emilia-Romagna hanno la specializzazione con punte in negativo dell’80% nelle scuole elementari. La denuncia arriva dal presidente regionale della Federazione italiana per il superamento del’handicap, Giovanni Battista Pesce. E’ per sottolineare il grave problema che, per sabato prossimo, nella Sala Farnese del Comune di Bologna, e’ stato organizzato un convegno su ”Integrazione scolastica”. Invitati direttori scolastici, famiglie, ma soprattutto sindacalisti, parlamentari e amministratori locali nel tentativo di dare voce alle tre esigenze all’ordine del giorno dell’appuntamento: un quadro regionale per gli Accordi di programma tra gli Enti; insegnanti di sostegno: una carriera da rivisitare; la famiglia, quale risorsa per qualificare i servizi. In sostanza la Federazione chiede che le Universita’ avviino corsi di specializzazione per colmare una lacuna che si ripercuote sui circa 9mila giovani che rappresentano la popolazione studentesca con handicap certificati dell’Emilia-Romagna. Intanto il Comune di Bologna, con l’assessore ai Servizi sociali, Franco Pannuti, sottolinea lo sforzo dell’amministrazione comunale nei confronti dei portatori di handicap e delle loro famiglie riguardo all’integrazione scolastica. Dal 98 al 2002 il costo per interventi all’handicap e’ aumentato del 53,65% passando da 3.566.000 euro a 5.479.000. Gli educatori sono poi aumentati da 37 a 55 unita’. Inoltre, dal 1999 al 2002, palazzo d’Accursio ha effettuato un impegno di spesa di oltre 3 milioni di euro per la realizzazione di residenze sanitarie assistite per handicappati. Mentre il totale di spesa di gestione tra Comune e Ausl e’ aumentato (dal 98 al 2003) del +91,8% contando oggi un investimento di 7.766,00 euro. Nel potenziamento degli interventi vanno segnalati una serie di progetti sociali anche per l’assistenza a domicilio e gli assegni di cura per cui l’amministrazione Guazzaloca ha impegnato quest’anno (l’erogazione e’ cominciata a luglio) circa 428mila euro.


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