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Nella testa di Putin: cosa pensa e come ragiona il despota di Mosca
Putin sarà per sempre? Quando e come la Russia potrà liberarsi dal giogo del despota di Mosca? Qual è la ricetta che sta consentendo all’ex membro del Kgb sovietico di tenere in pugno un Paese così vasto dall’anno 2000, quando per la prima volta ottenne il mandato presidenziale? Domande a cui risponde il nuovo instant book curato da Alexander Bayanov
di Redazione
L’esito è scontato, ma fra il 15 e il 17 marzo la Russia va al voto. Vladimir Putin vincerà. Secondo la Commissione elettorale gli aventi diritto sono 112,3 milioni: fra questi anche i cittadini delle regioni ucraine occupate: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson.
Oltre a Putin sono stati ammessi tre candidati: il conservatore nazionalista Leonid Slutsky, il candidato del Partito comunista Nikolai Kharitonov e Vladislav Davankov, un giovane uomo d’affari, deputato della Duma e fondatore del partito Nuovo Popolo. Nessuno di loro ha alcuna possibilità: la loro funzione è quella di dare un’apparenza di pluralismo al voto. Tutti e tre sono per esempio favorevoli alla guerra in Ucraina. Sono invece stati esclusi dalla corsa i candidati contro l’invasione.
Putin sarà per sempre? Quando e come la Russia potrà liberarsi dal giogo del despota di Mosca? Qual è la ricetta che sta consentendo all’ex membro del Kgb sovietico di tenere in pugno un Paese così vasto dall’anno 2000, quando per la prima volta ottenne il mandato presidenziale?
A queste domande risponde un instant book che gli abbonati a VITA possono scaricare gratuitamente intitolato appunto “Putin per sempre?”. La pubblicazione è stata curata dal nostro collaboratore Alexander Bayanov, sociologo e giornalista russo, rifugiato in Italia con la moglie e le due figlie a causa della sua attività “non gradita” al regime. L’introduzione del book è firmata da Riccardo Bonacina (“La guerra che ha svelato il putinismo). Il libro digitale ospita poi oltre che un’analisi dello stesso Bayanov (“Putin.Il potere e la realtà”) interventi del giornalista televisivo Evgeny Erlikh (“Dentro la testa di Putin”), del politologo Alexander Morozov, dell’oppositore Leonid Gozman (“Quale Russia dopo Putin?) e del biologo Nobel per la Pace Oleg Orlov (“Volevano il fascismo, l’hanno avuto”).
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