Mondo

Usa: il governo Bush fa causa a Greenpeace

È la prima volta che un'intera organizzazione viene processata per le proteste dei suoi attivisti

di Carlotta Jesi

Il governo degli Stati Uniti ha deciso di trascinare in tribunale Greenpeace. Le colpe dell’organizzazione ambientalista?

La protesta contro il taglio illegale di alberi inscenata ad aprile dell’anno scorso da due attivisti di Greenpeace: sono saliti a bordo di una nave che trasportava monago dal Brasile agli Stati Uniti e, davanti agli obiettivi dei fotografi che riprendevano la loro impresa da terra, hanno esposto uno striscione che diceva “Presidente Bush, blocca la deforestazione illegale”.

Dopo il blitz, i due attivisti e altri 12 volontari di Greenpeace erano stati arrestati e tenuti in cella per un weekend. Sei sono stati giudicati colpevoli di azione illegale. Ma il govereno ha deciso di trascinare l’intera organizzazione in base a una legge, introdotta nel 19esimo secolo, che proibisce di salire a bordo di una nave senza essere autorizzati.

Gli ambientalisti dovranno comparire in tribunale il mese prossimo, e si dicono preoccupati che quest’azione legale possa minare il diritto alla manifestazione pacifica di tutti i cittadini.

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