Formazione

Pisanu: “Non emarginiamo gli immigrati”

Secondo il ministro dell'Interno si richia che "la predicazione estremista spinga i disperati sulla via del terrorismo"

di Redazione

L’Europa ”ha bisogno di una politica unitaria per l’immigrazione” e ”non possiamo permettere che proprio nei nostri paesi l’emarginazione sociale degli immigrati e la predicazione estremista spingano i disperati sulla via del terrorismo”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, aprendo i lavori della conferenza dei ministri dell’Interno della Ue dedicata al dialogo interreligioso. Per il responsabile del Viminale non si puo’ quindi ”rischiare che, proprio alle porte dell’Europa, il collasso economico e demografico di molti paesi africani faccia esplodere nella violenza la collera dei piu’ poveri. Insomma -ha avvertito- non possiamo spendere con una mano risorse enormi per combattere il terrorismo internazionale e lesinare con l’altra gli aiuti allo sviluppo e al governo delle migrazioni”. Pisanu ha poi fatto riferimento al caso dell’ordinanza che ha disposto la rimozione del Crocifisso dalla scuola di Ofena (Aq). Con il dialogo ”ci si conosce, si impara a vivere insieme, ci si rispetta -dice il ministro dell’Interno-. E nel dialogo ogni cittadino come ogni popolo puo’ valorizzare la sua identita’ storica, culturale e religiosa. Proprio in questi giorni abbiamo visto gli italiani, laici e cattolici, e la grande maggioranza della stessa comunita’ islamica, riconoscere il Crocifisso come simbolo di civilta’ e di redenzione umana”. Uno stato democratico, ha osservato il responsabile del Viminale, ”deve aprire agli immigrati la porta a due ante dei diritti e dei doveri. Certamente esso ha il diritto di esigere l’adesione ai suoi ordinamenti civili e politici, ma ha anche il dovere di rispettare i valori culturali e religiosi dei nuovi venuti”. ”Sulla tolleranza, come sulla liberta’ -ha aggiunto poi il ministro- occorre vegliare e per difendere entrambe bisogna essere pronti, quando occorre, ad applicare la legge anche con la forza”. E spiega: ”La tolleranza, come la liberta’, richiede ogni giorno disponibilita’ al dialogo, al compromesso, alla ‘contaminazione felice’. Ed e’ proprio il dialogo tra i moderati lo strumento piu’ efficace per scongiurare ogni integralismo e per costruire la pace”. Una societa’ aperta, ha osservato Pisanu, ”e’ chiusa unicamente agli intolleranti. E’ aperta al maggior numero possibile di identita’, al maggior numero possibile di ‘tradizioni’. E’ chiusa, pena la sua dissoluzione, soltanto alla ‘incivilta” dei violenti che rifiutano le regole dello stato di diritto e non si riconoscono nei valori della tolleranza, dell’antirazzismo, della solidarieta”’. Il ministro dell’Interno ha poi proposto una ”Carta europea del dialogo interreligioso e della coesione sociale”, un documento che ”potra’ contribuire ad ampliare l’orizzonte del dibattito politico sulla nuova Europa”. La base per la Carta europea del dialogo potrebbe essere costituita per Pisanu dalle relazioni e dal dibattito di questa giornata di studio e confronto, in corso all’Istituto Superiore di Polizia.


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