Non profit
Uk: Oxfam, dai libri usati 18 mln di euro
Il mercato dei libri usati britannico e' un affare multimilionario, anche per le associazioni non profit
di Paul Ricard
Il mercato dei libri usati britannico e’ un affare multimilionario, anche per le associazioni non profit: sull’onda del boom, la Oxfam – una tra le principali organizzazioni non-profit del Paese – ha deciso di potenziare la sua catena di librerie dedicate esclusivamente a volumi di seconda mano con 14 nuovi punti vendita nei prossimi 12 mesi. Per Oxfam, impegnata in progetti umanitari nei quattro angoli della Terra, il commercio di libri usati rappresenta una fonte di finanziamento di tutto rispetto. Nel 2002, l’organizzazione ne ha venduti – solo nel Regno Unito – ben 12 milioni, per un totale di 13 milioni di sterline (oltre 18 milioni di euro). Per quest’anno, le previsioni puntano su un aumento delle vendite del 25% a quota 15 milioni di libri. Sull’onda di questo successo, Oxfam espandera’ la rete di librerie dalle attuali 60 a 75 entro la fine del 2004. Il successo ha coinvolto anche il sito Internet dell’ organizzazione: negli ultimi 12 mesi le 10 librerie piu’ attive hanno registrato un fatturato medio di 170.000 sterline l’una, mentre le vendite online hanno raggiunto quota 250.000 sterline. Questi dati riflettono una vera rivoluzione. Oxfam, infatti, ha contribuito in modo decisivo a cambiare l’immagine di un settore caratterizzata finora da negozi sporchi, bui, piccoli e colmi fino all’orlo di libri impolverati spesso con le copertine strappate. ”Le librerie specializzate di Oxfam sono uno shock per i clienti – ha commentato il direttore Murray Winters -. I nostri negozi sono luminosi, ben progettati e offrono una vasta gamma di libri, inclusi molti volumi specializzati nonche’ libri rari e antichi”.
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