Non profit

Professioni sociali parliamone di più

In questo settore hanno prevalso finora le esigenze sia dal lato della domanda che da quello dell'offerta formativa.

di Riccardo Bonacina

Poiché ultimamente si sono sollevate molte domande sulla questione del riconoscimento delle figure professionali ?sociali?, e in particolare su quella del musicoterapista/terapeuta, come segretaria della Fim – Federazione italiana musicoterapeuti vorrei segnalare come è la situazione attuale.
C?è stata una modifica dell?articolo V della Costituzione secondo la quale non è più lo Stato che delinea i criteri e i requisiti necessari per il riconoscimento di una figura professionale e pertanto della competenza di un professionista, ma sono le singole Regioni che, sulla base di un coordinamento regionale (con istituzione di apposita commissione e con il contributo di Cnel e Colap e dei professionisti delegati che operano sul campo) definiranno questi criteri. La Regione Toscana è stata delegata dal ministero per coordinare questo lavoro, come capofila tra le Regioni. A questo proposito la Regione Toscana ha organizzato un incontro nazionale delle associazioni, a Firenze, nell?aprile 2003. A questo incontro ero presente per rappresentare la Fim e con me altri professionisti interessati. Si è aperto un colloquio e una reciproca conoscenza, finalizzata a delineare un percorso in questo senso.
La Fim, già riconosciuta in Regione Lombardia, si muove in questa direzione proprio sulla base di quanto è stato dichiarato nell?incontro a Firenze. L?obiettivo è quello di creare un dialogo con gli enti delegati per far luce su queste problematiche, sottolineando la qualità professionale del nostro lavoro, i nostri bisogni, la nostra identità. E più in generale arrivare a dei criteri anche nazionali. Forse anche Vita potrebbe sostenere di più la discussione sulla definizione di cosa siano e di come si formino le ?professioni sociali?. Grazie.
Simona Ghezzi

Cara Simona, accettiamo il suo invito. Ha ragione, il tema è importantissimo e le risposte sono più che urgenti. è relativamente recente lo stesso concetto di ?professioni sociali? e in questo settore hanno prevalso finora, a livello nazionale e regionale, sia spinte ed esigenze dal lato della domanda sia spinte o processi dal lato della offerta formativa. Per questo, anche in fase di elaborazione di orientamenti generali in materia di professioni sociali, vanno individuati percorsi di interfaccia costanti e strutturati tra attori dell?offerta formativa, attori istituzionali, soggetti gestori sia di natura pubblica che del mondo della imprenditoria sociale, e tra questi e il mondo sindacale e delle professioni per determinare meglio le esigenze e i profili fondamentali. Insomma, partiamo con il piede giusto.

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