Mondo

Emergency: storia di Ayoub, prima curato e poi assunto

E' il primo paziente del Centro protesi di Medea, in Algeria. Farà l'assistente nel laboratorio ortopedico

di Benedetta Verrini

Prima curati e poi…assunti. Buone notizie e bellissime storie dai centri Emergency sparsi nel mondo arrivano dalla newsletter dell’organizzazione. Come quella del primo paziente del Centro protesi di Medea, in Algeria, che Emergency ha assunto come assistente nel laboratorio ortopedico. Si chiama Ayoub, ha 19 anni e tre anni fa ha perso una gamba per l’esplosione di un ordigno nel suo campo. Dopo l’incidente Ayoub aveva perso il lavoro e non ha potuto continuare gli studi, come sempre accade soprattutto in contesti “difficili”; anche in Algeria Emergency privilegia i disabili nella scelta dello staff nazionale per dare loro una opportunita’ di tornare membri attivi e produttivi della societa’. Il Centro protesi e riabilitazione di Medea, che si chiama “Amel” (speranza) ha accolto i primi pazienti il 5 agosto scorso, mentre la prima protesi è stata applicata il 20 dello stesso mese. Il progetto di Emergency di aprire un Centro Protesi in Algeria per le vittime del terrorismo nasce su richiesta delle autorita’ algerine. Nella zona la lista di pazienti in attesa di una protesi e della necessaria riabilitazione conta oltre 400 persone, con una significativa presenza di vittime di atti terroristici. Chi oggi porta le conseguenze più gravi dell’estrema violenza degli atti terroristici degli ultimi anni, sono soprattutto le popolazioni delle montagne intorno a Medea che di fatto non hanno mai avuto accesso alle strutture sanitarie nazionali e che sono costretti a vivere con arti amputati o con protesi assolutamente inadeguate. A partire dal mese scorso è stato anche possibile ricoverare i primi pazienti utilizzando due piccole corsie di degenza dell’ospedale adiacente: anche chi viene da lontano ha ora la possibilita’ di rimanere a Medea il tempo necessario per le cure. Anche nell’ospedale di Goderich, in Sierra Leone, un ex-paziente è stato assunto; potete leggere la sua storia in “medici di guerra inviati di pace” (www.emergency.it/mdgidp).


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