Volontariato

Terrorismo: presunti sicari di D’Antona catturati nella notte

L'inchiesta partita dall'arresto della Lioce finta assistente domiciliare. L'operazione nel primo giorno giorno della Riforma Biagi

di Redazione

La polizia ha catturato nella notte i brigatisti rossi considerati responsabili dell’ omicidio di Massimo D’Antona, il consulente del ministro del Lavoro ucciso a Roma il 20 maggio 1999. Questi i nomi delle sei persone fermate nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Massimo D’Antona. Paolo Broccatelli, nato a Roma nel 1968; residente a Roma. Laura Proietti, nata a Roma nel 1973; residente a Roma. Marco Mezzasalma, nato a Tripoli nel 1959; residente a Roma. Cinzia Banelli, nata a Grosseto nel 1963; residente a Vecchiano (Pisa). Roberto Morandi, nato a Firenze nel 1960; residente a Firenze. Alessandro Costa, nato a Roma nel 1970; residente a Roma. ”Irregolari” legati agli ambienti dell’ estremismo rosso, mai coinvolti direttamente in inchieste sull’ eversione. Cosi’ gli inquirenti definiscono le sei persone arrestate nella notte. Il blitz antiterrorismo ha avuto il suo ”epicentro operativo” tra Roma e Firenze. Tre uomini sono stati catturati nella capitale nelle loro abitazioni; un uomo e una donna sono stati presi in Toscana, a Firenze e a Pisa; e l’ altra donna, romana, e’ finita in manette in Sardegna. Nelle indagini e nelle perquisizioni, ancora in corso, sono stati impegnati oltre mille uomini. Gli arresti eseguiti nella notte sono il frutto dei mesi di indagine seguiti all’ arresto di Nadia Desdemona Lioce dopo la sparatoria – il 2 marzo scorso – sul treno partito da Roma e diretto ad Arezzo nella quale morirono Mario Galesi, che era con la donna, e il sovrintendente di polizia Emanuele Petri. Gli investigatori trovarono documenti preziosi e, soprattutto, due computer palmari, che hanno rappresentato una sorta di mappa che ha portato all’ individuazione del gruppo. Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi erano da tempo nel mirino della Digos della Questura di Roma. Gli investigatori della capitale li consideravano elementi centrali dei latitanti delle Nuove Br. Nadia Desdemona Lioce, foggiana, 43 anni, ex esponente dei Nuclei Comunisti Combattenti (Ncc), era irreperibile dal 1995. Il suo nome e’ emerso nell’ ordinanza di custodia emessa nei confronti di Alessandro Geri, l’ uomo che era stato accusato di essere il telefonista nell’ omicidio D’ Antona. Secondo la procura di Roma, Lioce farebbe parte del gruppo che avrebbe segnato la fase di ricostruzione delle Brigate Rosse, dopo la ritirata strategica del 1989. La donna trovata nell’ appartamento di via Maia, nel quartiere Quadraro, è una portatrice di handicap di 46 anni, che sarebbe stata utilizzata da Nadia Lioce e Mario Galesi come copertura del ‘covo’. Lo hanno accertato gli investigatori che la notte scorsa hanno perquisito l’ abitazione. La disabile, che e’ risultata all’ oscuro di tutto, era nell’ appartamento dal 1999. Stando agli accertamenti, Lioce e Galesi avrebbero piu’ volte dormito in quella casa con la scusa di fare assistenza domiciliare alla donna.


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