Salute & Infanzia

Un’alleanza contro il virus che minaccia il respiro dei bimbi

Presentato in Senato il Manifesto “Respirare per crescere - Alleati per un’Infanzia libera dal RSV”, sostenuto da Sanofi. Ogni anno in Italia, nei bambini nel primo anno di vita, la stagione epidemica di Virus respiratorio sinciziale comporta oltre 230mila eventi sanitari che richiedono l'attenzione medica, tra cui più di 15mila ricoveri e circa 16 decessi ogni anno

di Ilaria Dioguardi

Società scientifiche, associazioni di pazienti, federazioni, economisti e istituzioni si sono uniti a Roma, nella Sala Caduti di Nassirya in Senato, su invito e iniziativa del senatore Ignazio Zullo, per presentare il Manifesto Respirare per crescere – Alleati per un’Infanzia libera dal RSV, il Virus respiratorio sinciziale. Il Manifesto dell’Alleanza è frutto di un lavoro multidisciplinare svolto negli scorsi mesi e sostenuto da Sanofi. Sono state presentate le cinque azioni che è necessario implementare quanto prima per affrontare, con gli strumenti disponibili e con un indirizzo comune, un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto come l’Rsv, riducendo gli impatti per il nostro Servizio sanitario nazionale – Ssn ed evitando disparità a livello regionale.

Oltre 15mila ricoveri e 16 decessi l’anno

Ogni anno in Italia la stagione epidemica di Virus respiratorio sinciziale comporta, nei bambini nel primo anno di vita (400mila nati), oltre 230mila eventi sanitari che richiedono l’attenzione medica, tra cui più di 15mila ricoveri e circa 16 decessi. A livello globale, l’Rsv è la principale causa di assistenza medica, ambulatoriale e ospedaliera per infezione respiratoria nei bambini di età inferiore ad un anno. Oggi, grazie alla ricerca, si può contare anche in Italia sulla forma di immunoprofilassi passiva offerta dagli anticorpi monoclonali di nuova generazione la cui sicurezza ed efficacia e il cui impiego come nuovo strumento di prevenzione dell’Rsv a disposizione della sanità pubblica sono stati ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica.

Ogni anno in Italia la stagione epidemica di Virus respiratorio sinciziale comporta, nei bambini nel primo anno di vita (400mila nati), oltre 230mila eventi sanitari richiedono l’attenzione medica, tra cui più di 15mila ricoveri e circa 16 decessi

Campagna di immunizzazione

«L’Rsv è responsabile del maggior numero di ricoveri ospedalieri tra i bambini di età inferiore ai 6 mesi, comportando costi sociali ed economici considerevoli e aumentando il rischio di sviluppare bronchioliti che possono poi evolvere in asma. Questo sottolinea l’importanza di sollecitare i decisori pubblici affinché anche in Italia, come già avviene in molti Paesi europei e negli Stati Uniti, venga avviata una campagna di immunizzazione in vista della stagione 2024/2025», ha detto la senatrice Ylenia Zambito. Affinché questo sia possibile dalla prossima stagione anche in Italia, sono necessarie delle azioni concrete e urgenti che la nuova Alleanza, composta da società scientifiche, associazioni di pazienti, federazioni, economisti e Istituzioni, ha voluto delineare e illustrare nel Manifesto.

I rappresentanti dellìAlleanza

I cinque punti del Manifesto

Respirare per crescere – Alleati per un’Infanzia libera dall’RSV è il nome del Manifesto nel quale sono spiegate le azioni da implementare al più presto per affrontare con le armi oggi disponibili quello che è un bisogno di sanità pubblica ancora insoddisfatto.
La prima delle cinque azioni è informare le regioni e tutti gli operatori sanitari, a livello nazionale, sulla disponibilità di nuovi strumenti preventivi che permettano di proteggere tutti i bambini nel primo anno di vita.
La seconda azione è aggiornare il Calendario vaccinale ed evolverlo, con l’introduzione dell’anticorpo monoclonale, ad un Calendario nazionale di Immunizzazione, in tempo per implementare in modo efficace la strategia di immunizzazione da Rsv nella stagione 2024/2025.
La terza azione proposta dal Manifesto è l’organizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione, rivolte a genitori e operatori sanitari, sull’importanza di ridurre i rischi di un’infezione da Rsv.
Il quarto punto è la tutela del diritto alla salute a tutti i bambini, grazie all’immunoprofilassi passiva da Rsv in modo uniforme, in tutto il Paese. L’ultima azione è dedicata a un lavoro di rete: l’impegno congiunto tra istituzioni nazionali e regionali, operatori sanitari e associazioni per l’implementazione di campagne di immunizzazione per la prevenzione dell’Rsv nei bambini nella stagione 2024/2025.


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La formazione e la diffusione

«Le Regioni devono adottare una strategia di sensibilizzazione e informazione coordinata tra tutti gli attori del settore sanitario per promuovere una campagna di immunizzazione efficace», ha affermato Pietro Scansano, direttore sanitario Istituto Inmi “Lazzaro Spallanzani” di Roma, delegato Federsanità. «La formazione degli operatori sanitari e la diffusione di materiali informativi accessibili sono punti chiave per garantire una corretta informazione e una partecipazione attiva dei cittadini alla prevenzione delle infezioni da Rsv».

Il ruolo delle associazioni

«Nel promuovere la consapevolezza del diritto alla salute, il ruolo delle associazioni rappresentative, che non solo si dedicano ai pazienti ma abbracciano l’intera cittadinanza, risulta cruciale. Queste organizzazioni non solo conducono campagne informative sulla salute, ma offrono anche un sostegno continuo per garantire l’accesso ai diritti, in particolare il diritto fondamentale alla salute», ha detto Valeria Fava, responsabile politiche sanitarie Cittadinanzattiva.
«I genitori rivestono un ruolo cruciale nell’ambito di una nuova strategia di immunoprofilassi come quella che viene trattata nel Manifesto. Essi sono chiamati a essere non solo destinatari, ma anche attivi protagonisti, fungendo da veicoli di informazione e sostegno reciproco», ha affermato Adriano Bordignon, presidente Forum delle associazioni familiari. «Il coinvolgimento dei genitori riflette la duplice finalità degli interventi: aumentare la consapevolezza sulla prevenzione delle infezioni da Rsv e proteggere i diritti dei bambini. Le associazioni, che si trovano costantemente a fianco della cittadinanza, svolgono un ruolo fondamentale nel portare avanti queste istanze, evidenziando alla classe politica le necessità della componente sociale del Paese».

L’impatto economico sul Ssn

L’Alleanza per un’infanzia libera dal Rsv, tramite le esperienze combinate di figure istituzionali, clinici, pazienti, economisti ha dato vita a un percorso di confronto che ha inquadrato lo scenario nella prevenzione dell’Rsv, sulla scorta di evidenze clinico-epidemiologiche ed economico-sanitarie e anche di impatto sociale. In termini di impatto economico sul Ssn, la spesa associata alla gestione delle forme medicalmente assistite di Rsv e alla gestione delle sue complicazioni, risulta essere pari a circa 64 milioni di euro l’anno di costi diretti.  Inoltre, vanno considerati i costi indiretti determinati dalla perdita di produttività per morte prematura (16 decessi correlati al Rsv), che risultano pari a circa 3 milioni di euro, nonché i costi aggiuntivi dell’attuale profilassi effettuata ai soggetti ad alto rischio (circa 13mila bambini, 4,4% della corte di nascita), pari a circa 43 milioni di euro (nella stagione 2022/2023).

La foto in apertura è di Cristian Gennari per Agenzia Sintesi, l’altra dell’ufficio stampa di Sanofi

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