Giro d'Italia Csr

Gorizia, la città di frontiera che punta tutto sulla collaborazione sostenibile

Mercoledì 6 marzo la tappa friulana dell'evento itinerante organizzato dal Salone della Csr e dell’innovazione sociale in collaborazione con l’Università degli studi di Udine e Animaimpresa, con il patrocinio di Go!2025

di Redazione

Frontiera come contraddizione: dalla competizione alla collaborazione” è il titolo della prossima tappa del Giro d’Italia della Csr 2024, organizzato dal Salone della Csr e dell’innovazione sociale in collaborazione con l’Università degli studi di Udine e Animaimpresa, con il patrocinio di Go!2025. I lavori, in programma mercoledì 6 marzo, prenderanno il via alle 10 nell’auditorium Fogar della sede goriziana dell’ateneo, in corso Verdi 4 a Gorizia. I saluti iniziali saranno affidati a Francesco Pitassio, delegato dell’Università di Udine per la sede di Gorizia, ai quali faranno seguito quelli di Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa, Patrizia Artico, assessora a GO!2025 del Comune di Gorizia, e Rossella Sobrero del Gruppo promotore del Salone.

L’evento itinerante, dopo aver toccato Roma e Torino, prosegue dunque in una città che è stata protagonista della storia del Novecento, dove nel 2004 è caduto l’ultimo muro europeo tra Oriente e Occidente. Dopo un passato travagliato, oggi Gorizia è simbolo di pace e collaborazione: per questo è stata insignita del titolo di Capitale europea della Cultura 2025, insieme alla gemella slovena Nova Gorica.

«Le barriere, come sappiamo, possono essere non solo fisiche ma anche culturali», spiega Sobrero. «In questi anni il Salone ha cercato di facilitare il confronto tra i diversi attori sociali, con l’obiettivo di superare ostacoli, problemi e contraddizioni. E rimettere al centro quello che dovrebbe essere il fine ultimo di ogni organizzazione: generare un impatto positivo per la comunità».

Con la sua impronta transfrontaliera e la sua anima italiana, slava e mitteleuropea, Gorizia è una città che ha saputo fare delle contraddizioni un punto di forza, come spiegheranno all’avvio dei lavori Fabrizio Renato Russo, presidente del Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, e Luca Brusati, docente dell’Università di Udine. I protagonisti del territorio saranno invece introdotti da Lorenzo Braida, Ceo di Braida Società benefit, e da Renata Kodilja, docente dell’ateneo friulano e referente per il Salone.

L’immagine di una tappa del Giro d’Italia della Csr

«Con orgoglio accogliamo una prestigiosa iniziativa nazionale come il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che ha deciso di approdare per la prima volta a Gorizia grazie all’Università di Udine», sottolineano Kodilja e Pitassio. «L’occasione straordinaria si presenta in sinergia strategica con gli eventi e i progetti di “Go 2025! Capitale europea della cultura”. Un’opportunità unica per il territorio, per confrontarsi proficuamente sul tema della collaborazione transfrontaliera e sostenibile. In questa occasione la presentazione di casi aziendali e progetti caratterizzati dalla collaborazione tra i territori sloveni e italiani dimostra che dialogo e cooperazione tra realtà un tempo distanti sono possibili per una crescita reciproca e sostenibile».

Il territorio goriziano è ricco di esempi virtuosi di sostenibilità e di progetti fondati sulla coesione sociale e sull’amore per il territorio, come conferma Broggian, presidente del network friulano Animaimpresa: «Il superamento della competizione tra imprese a favore di coprogettazioni ad impatto sociale è ciò che da sempre guida le nostre attività. La tappa di quest’anno a Gorizia ci permette di declinare questo aspetto in modo inedito, superando i contesti aziendali e considerando la dimensione del confine nella sua accezione più classica. Il variegato programma darà voce a realtà molto diverse tra loro che, operando in modo complementare sul territorio, innescano processi di innovazione sostenibile. Confidiamo che questo appuntamento possa essere un’ulteriore chiave di lettura delle potenzialità strategiche legate alla nostra dimensione transfrontaliera».

Tra i tanti esempi virtuosi c’è quello di Benedetti Life, label di moda che utilizza materiali innovativi come la pelle vegetale prodotta a partire dall’olio d’oliva, o i tessuti eco-friendly derivati dalle alghe marine. A descriverli sarà Matea Benedetti, fondatrice e Ceo del marchio. Robert Princic, imprenditore dell’azienda agricola Gradis’ciutta, parlerà invece dell’esperienza di collaborazione transfrontaliera che ha portato alla nascita di Sinefinis, il primo spumante prodotto tra Italia e Slovenia, ben oltre i confini della Ribolla e sempre con un occhio di riguardo alla vinificazione sostenibile.

Che il Goriziano sia un luogo particolarmente legato alla propria identità lo dimostra anche il progetto B#Side the River, presentato da Chiara Isadora Artico, presidente di IoDeposito. Si tratta di un festival di arte contemporanea che, attraverso dieci residenze artistiche e il coinvolgimento delle comunità locali, ha riscoperto e reinterpretato il ruolo del fiume Isonzo nella storia del territorio regionale. Territorio che fa parte anche dell’European Green Belt, straordinaria rete ecologica e paesaggio commemorativo vivente, che si è sviluppata lungo l’ex cortina di ferro attraverso 24 Paesi e più di 12.500 chilometri. A raccontarla al Giro sarà Francesca Visintin, presidente dell’Associazione Rete Italiana Europea Green Belt Aps. Pier Antonio Belletti, presidente del Consorzio apicoltori di Gorizia, parlerà invece del progetto Api senza frontiere, per la salvaguardia delle api e la valorizzazione del territorio attraverso azioni condivise tra Italia e Slovenia.

La terza tappa del Giro si concluderà con l’intervento di Francesco Passador, marketing manager di Isonlab, realtà pioniera nell’innovazione sostenibile applicata alla tecnologia avanzata. Dopo Gorizia, il Giro d’Italia della Csr proseguirà a Teramo (19 marzo 2024), poi a Verona, Messina, Bologna, Bari, Cagliari e Genova. La partecipazione all’incontro di Gorizia sarà possibile in modalità mista, sia in presenza che in streaming su YouTube. Il programma completo della giornata è consultabile sul sito del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, giunto quest’anno alla 12esima edizione con il titolo “Sfidare le contraddizioni”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.