Formazione

Csr: pool di ricercatori al servizio dei poveri

La Novartis si interroga sul ruolo che le imprese devono avere per combattere le patologie che colpiscono i Paesi meno sviluppati

di Francesco Agresti

Un centro di ricerca per le malattie dei poveri. La Novartis ha inaugurato quest?anno a Singapore il Nitd, Novartis institute for tropical diseases, un istituto dove lavorano 70 ricercatori impegnati nella scoperta di farmaci contro alcune delle malattie che affiggono i Paesi più poveri. I risultati dell?attività scientifica saranno messi a disposizione gratuitamente.
Un terzo dell?umanità, oltre due miliardi di persone, ha un?infezione latente da batteri della tubercolosi che provoca ogni anno 2 milioni di vittime. Il 40% della popolazione mondiale è a rischio malaria infetta 500 milioni di persone l?anno e uccide 3 mila bambini al giorno, altri 2,5 miliardi di persone sono minacciate dalla febbre dengue. A queste condizioni, già di per sé disperate, si aggiungono quelle della povertà e della miseria che privano le vittime di ogni residua possibilità di accesso ai farmaci e di guarigione.

Sul ruolo che le aziende farmaceutiche possono svolgere per contrastare queste condizioni si è discusso questa mattina a Roma, nella biblioteca del Senato, nel corso del convegno ?Salute in terra. Una sfida globale?, organizzato dalla Novartis. ?Quella delle emergenze sanitarie nei Paesi in via di sviluppo deve essere considerata una sfida globale di frone alla quale nessuno può tirarsi indietro?, ha dichiarato il senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama. ?Queste emergenze?, ha proseguito Tomassini, ?possono e devono essere affrontate con strategie e obiettivi comuni dai governi e dalle istituzioni sopranazionali. Ma anche dalle imprese, protagoniste dei processi di globalizzazione, che hanno gli strumenti per contribuire a migliorare la qualità della vita e concorrere agli interessi generali?.

Una sfida che Novartis ha accettato di buon grado e che intende affrontare in due modi. ?Come azienda socialmente responsabile?, ha spiegato Paul Herrling, direttore Corporate Research Novartis e del centro di ricerca di Singapore, ? siamo impegnati su due fronti: rendere concretamente accessibili i farmaci indispensabili alla cura delle malattie più diffuse, affrontando le questioni connesse ai costi, alla distribuzione e all?informazione; e orientare la capacità di innovazione farmaceutica anche a beneficio delle popolazioni più povere colmando il deficit di ricerca sulle malattie ?orfane??.

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