Russia
In migliaia ai funerali di Navalny, un segno di speranza?
La sorpresa di almeno 10mila persone al funerale, osteggiato, di Navalny. Una folla composta che urlava “Non abbiamo paura” e “Russia libera”. Il nostro Alexander Bayanov ha seguito l'evento in diretta per noi
Oggi, due settimane dopo il trattamento disumano del suo corpo, si sono svolti i funerali di Alexei Navalny. Noi della redazione di Vita abbiamo pensato a quali azioni avrebbero potuto inventarsi le autorità cittadine russe e moscovite per impedire un funerale pubblico. Ma hanno prevalso il buon senso e la prudenza. Nonostante la terribile storia delle violenze durate una settimana contro la madre di Alexei, con le autorità che non volevano consegnare il corpo, che ricattavano la madre minacciando una sepoltura immediata e anonima in un luogo sconosciuto per il figlio a meno che non vi fosse un funerale privato e non pubblico, migliaia e migliaia di russi (moscoviti e non) si sono riuniti per accompagnare il servizio funebre. Forse anche più di diecimila. E proprio come in epoca sovietica durante le manifestazioni dei dissidenti, la presenza di rappresentanti del corpo diplomatico e di giornalisti dei media stranieri ha forse impedito interventi violenti da parte delle forze dell’ordine. C’era così tanta gente che molti di coloro che volevano partecipare al funerale si sono radunati nelle strade vicine.
La presenza stessa di un numero enorme di persone è già una vivida manifestazione e fa sperare nel fatto che la protesta in Russia non sia morta e che continui ad esistere. Evidentemente, soppesando le conseguenze della partecipazione al funerale, del possibile arresto o dei possibili interventi violenti da parte delle forze dell’ordine, in moltissimi la paura è stata vinta: hanno deciso che valeva la pena correre il rischio e partecipare urlando questo slogan “Tu non hai avuto paura, noi non abbiamo paura”. Un corrispondente del canale Youtube “Navalny” ha chiesto a due signore di 90 anni: “Non avete paura?” e loro hanno risposto senza esitazione: “Non abbiamo paura”. In chiesa non hanno permesso l’ingresso di più di 300 persone. La coda per entrare era lunga quasi 2 chilometri.
Il picco di pubblico sul canale Youtube di Navalny è stato di oltre 260mila persone. Sommando le cifre con gli altri media indipendenti in esilio, l’evento è stato seguito da più di 500mila persone. Il memoriale elettronico, con candele online, conta oltre un milione di candele elettroniche accese.
Dopo un rapido servizio funebre, che le autorità hanno chiesto al sacerdote di mantenere il più breve possibile, il carro funebre si è diretto al vicino cimitero. Alla sua uscita la folla ha applaudito ininterrottamente per oltre 12 minuti.
https://x.com/teamnavalny/status/1763544072646496450?s=20
La folla ha sfondato le barriere della polizia e ha seguito il carro funebre sulla carreggiata, per le strade di Mosca: “No alla guerra”, “L’amore è più forte della paura”, “La Russia sarà libera”, “Russia senza Putin”, “Putin è un assassino”, “Libertà per i prigionieri politici”, “Gli eroi non muoiono” sono stati gli slogan ripetuti dalla folla. Un fiume infinito, migliaia di persone in cammino verso il cimitero.
La bara è stata calata nella tomba sulle note della canzone “My Way” di Frank Sinatra e della musica della scena finale del film “Terminator 2” le due musiche preferite da Navalny.
In molti hanno ricordato uno dei suoi ultimi appelli: “Il mio messaggio se venissi ucciso è molto semplice: non arrenderti. Qui ho solo un punto ovvio: non arrenderti, non puoi arrenderti. Se ciò è accaduto, significa che siamo insolitamente forti in questo momento poiché hanno deciso di uccidermi. E dobbiamo usare questo potere. Per non arrendersi. Ricorda che siamo una forza enorme che è sotto il giogo di questi cattivi ragazzi solo perché non possiamo renderci conto di quanto siamo veramente forti. Tutto ciò che serve per il trionfo del male è l’inerzia delle persone buone. Quindi non è il caso di restare con le mani in mano“
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