Formazione

La solidarietà entra in classe. Napoli, lezione di buona scuola

Centinaia di istituti da tutta Italia hanno mandato le loro esperienze. Ma dal capoluogo partenopeo e dintorni sono arrivate le esperienze più brillanti.

di Cristina Corbetta

La scommessa era quella di riuscire a raccogliere e a far conoscere le esperienze di solidarietà delle scuole italiane: a questo scopo più di un anno e mezzo fa, sul sito del ministero dell?Istruzione (Ministero dell’Istruzione), era stata messa a disposizione delle scuole una finestra in cui le classi potessero raccontare quello che facevano a favore degli altri. Oggi si può dire che quella scommessa è stata vinta: centinaia di scuole italiane, dalle elementari alle superiori, hanno scelto questa strada per raccontare le loro esperienze. È tra queste scuole che sono stati scelti i quattro istituti che lo scorso 16 settembre hanno dato testimonianza della loro solidarietà davanti al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi durante la cerimonia di apertura dell?anno scolastico al Vittoriano. Ma le quattro scuole prescelte sono solo un esempio di quanto spazio ci sia, se si vuole per fare solidarietà a scuola: “Complessivamente sono stati presentati 481 progetti”, spiegano al ministero, “che possono rappresentare un esempio e uno stimolo per altre scuole”. In tutto, gli studenti coinvolti sono stati 6218. Il sito è sempre aperto a nuovi contributi; le scuole possono scrivere all?indirizzo: scuolasolidarieta@istruzione.it Scuola media Giancarlo Siani VIllaricca (Napoli) scuolasiani-wolit@tiscali.it Ref. Immacolata Massimino I ragazzi della Siani hanno adottato per un anno una scuola di un paesino della Colombia che, per un caso curioso, si chiama Villaricca come il loro. Dai missionari Andorini, che operano in Colombia, hanno saputo che il paese è stato devastato perché stava tentando di riconvertire la produzione dalla coca al caffè. Di qui la decisione di dedicare alla ricostruzione della scuola l?attività nel laboratorio di ceramiche, di cui hanno depositato il marchio ?Ceramiche Siani?. Il successo non manca: gli oggetti creati vanno a ruba in una mostra mercato, organizzata in videoconferenza con la Colombia. Istituto comprensivo Claps Avigliano-LagoPesole (Potenza) iccaps@libero.it Ref. Maria Isabella Zaccagnino Gli anziani delle frazioni di Avigliano vivono isolati, in nuclei poveri di servizi. E allora ci hanno pensato i ragazzi di V elementare e di III media ad ?adottarli?. Ogni ragazzo ha preso in affidamento un nonno: lo va a trovare, gli compera e gli porta il giornale, chiacchiera con lui, risolve i piccoli problemi quotidiani. Scuola media ?M. Ferraiolo? Acerra (Napoli) Ref. Consuelo Biliardo tel. 333.3121373 Acerra: disoccupazione, dispersione scolastica, microcriminalità: i ragazzi più a rischio della scuola sono diventati tutor esperti per i loro 47 compagni disabili: insegnano loro a usare il computer, li assistono nello studio e nelle attività di laboratorio, vanno al cinema insieme. IX circolo didattico Torre del Greco (Napoli) naee34200q@istruzione.it Ref. Assunta La Rocca tel. 338.7665710 Gli alunni di IV e V elementare aiutano i coetanei di Viti Vitina in Kosovo nella loro ricerca di integrazione e di pace. Un anno di lettere, di video inviati insieme alle maschere del carnevale napoletano. E dal Kosovo arrivano altrettanti doni e racconti. Con la notizia che proprio la partecipazione al gemellaggio ha permesso a ragazzi di etnia serba e albanese di lavorare insieme. Liceo classico Manzoni Milano mipc01000c@istruzione.it Ref. Claudia Laffi tel. 02.86451708 Un gemellaggio tra studenti del liceo, i bambini della scuola materna di via Appennini, i ragazzi della scuola media Conti di Buccinasco e i corsisti dell?istituto Cavalieri che opera all?interno di san Vittore: obiettivo, la realizzazione di un musical, nel quale sono confluite le parole, l?esperienza, i desideri di ogni studente. Media Puecher Milano gpuecher@tin.it Ref. Cosimo Anglano tel. 02.29406656 Periferia di Milano, molti ragazzi stranieri e molti immigrati. E molte situazioni difficili. Stare insieme in periferia non è facile, soprattutto per chi ha culture, ricordi e lingue diverse. Tutti insieme i ragazzi decidono di riparare e rinnovare vecchi giocattoli, che trasformano in oggetti curiosi, venduti poi all?interno di gallerie d?arte milanesi. Il ricavato viene destinato alla costruzione di pozzi d?acqua per villaggi in Eritrea. Ipsia Europa Roma Ref. Bruna Penaccione tel. 06.2590669 I ragazzi che studiano da ottico o da odontotecnico hanno trasformato in volontariato parte dell?attività didattica: effettuano screening visivi per bambini delle scuole medie del quartiere, preparano occhiali e protesi dentarie per gli assistiti della Caritas, realizzano controlli alla vista e occhiali per i detenuti di Rebibbia.


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