Incontri
Ucraina. La pace possibile. Guerra e martirio di un popolo
A due anni dall'invasione Russa dell'Ucraina Fondazione Russia Cristiana e MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. danno vita, insieme al CMC, ad un incontro con il filosofo ucraino Konstantin Sigov fra i docenti più in vista della più antica università ucraina, l’Accademia Mohyla di Kiev
di Redazione
Nel ricorrere dei due anni dall’inizio della guerra portata in Ucraina, tra resistenza e ricerca della pace, una riflessione ideata con Fondazione Russia Cristiana e MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. che danno vita, insieme al CMC, ad un incontro con il filosofo ucraino Konstantin Sigov filosofo, implicato da sempre con la vita del Paese.
La guerra ha già seminato tutta la sua distruzione, prenotando numerosi anni a venire.
Il popolo della “martoriata Ucraina”, come instancabilmente Papa Francesco la nomina e la ricorda tutti i giorni, ancora resiste e prega, nella stanchezza e amarezza, quotidianamente, mentre le analisi a distanza in questa triste ricorrenza si sprecano.
Dinanzi alla immutabile protervia del potere, quale speranza vive, come la pace è possibile, su che cosa costruisce il suo coraggio? E quale impegno quotidiano è richiesto a noi nella solidarietà -che per molti non si è fermata- nella politica?
Insieme con risponderanno due protagonisti di cultura, giornalismo e impegno, rappresentanti degli organismi coinvolti.
Fra i docenti più in vista della più antica università ucraina, l’Accademia Mohyla di Kiev, Kostantin Sigov offre una preziosa interpretazione intellettuale dall’interno per comprendere le poste in gioco cruciali di fondo del conflitto in corso. Una guerra, secondo Sigov, che svela pure certe crepe troppo a lungo sottaciute della stessa costruzione europea. Sigov aveva già scritto lo scorso marzo una lucidissima e vibrante “Lettera da Kiev” capace d’attirare l’attenzione internazionale (in Italia, l’ha tradotta la rivista Limes)
«La nascita di una nuova Europa» (Quand l’Ukraine se lève (“L’Ucraina s’è desta”, Talent), il suo libro uscito in Francia, scritto con la giornalista transalpina Laure Mandeville.
“E’ giunta l’ora per una nuova grande stagione della dissidenza e occorre studiare e riscoprire quella storia (non conosciuta abbastanza) che segna una originalità e diversità di fronte ad ogni violazione dei diritti umani, in un Occidente che persegue i suoi affari con un regime riconosciuto come terrorista dall’Europarlamento e da diversi Parlamenti europei. Queste attribuzioni sono giunte quest’anno, ma il regime uccide da 20 anni i dissidenti o i protagonisti di resistenze locali. Adesso, per aprire appieno una nuova stagione, occorre tornare a leggere pure quelli che hanno già dato la loro vita su questo fronte troppo spesso sottaciuto”.
Alla domanda sul perchè gli ucraini hanno una così grande volontà di resistenza e tanto coraggio aveva risposto così pochi mesi fa: «Me lo chiedono spesso i giornalisti occidentali. E io rispondo: “La domanda giusta non è perché, ma per chi”. C’è un’enorme differenza tra un “perché” astratto e un “per chi” concreto: le ragioni possono cambiare, l’entusiasmo può venire meno, ma i volti delle persone per cui si combatte non possono essere dimenticati. D’altra parte, questa è per noi un’esperienza iniziata con le proteste del Maidan del 2013-2014. Ricordo quando io e mia moglie eravamo a casa e sentivamo il pericolo, provavamo paura. Ci chiedevamo: «Cosa starà succedendo a nostro figlio che sta trascorrendo la notte in piazza?». Allora spegnevamo la televisione, salivamo in auto e andavamo da lui. Gli parlavamo, conoscevamo i suoi amici e vivevamo quanto stava accadendo in un modo completamente nuovo: le ombre diventavano una realtà concreta che parlava alla nostra vita.
Segnatevi l’appuntamento, Giovedì 7 marzo 2024 ore 21.00
Auditorium CMC Largo Corsia dei Servi, 4.
Dialogo con
Kostantin Sigov, Filosofo, Università Nazionale Accademia Mohyla di Kyiv
Partecipano
Riccardo Bonacina, Portavoce di MEAN e fondatore di VITA
Adriano Dell’Asta, Presidente di Fondazione Russia Cristiana
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