Volontariato

Due tragedie da ricordare

Il sindaco di Sarno, alluvionata nel 1998, si dimette. E a Soverato...

di Redazione

Un sindaco che si dimette ?per senso di impotenza? e due associazioni che si costituiscono parte civile in un processo infinito. Queste due notizie hanno riaperto, lo scorso 10 ottobre, due tragedie italiane legate ad altrettante calamità naturali: l?alluvione di Sarno e quella di Soverato. Il primo episodio, che riguarda il paese campano, ha come protagonista il sindaco, Giuseppe Canfora, che ha rassegnato le dimissioni inviando una lettera al presidente Ciampi in cui spiega di non riuscire “a garantire ai suoi concittadini la sicurezza necessaria” dopo l?alluvione del 98. A Ciampi Canfora ha anche inviato una relazione sui lavori di messa in sicurezza del territorio, su cui grava la minaccia della revoca dello stato di emergenza (che scadrà il 31 dicembre prossimo). “Non voglio che Sarno diventi una seconda Irpinia”, ha detto Canfora. Per una vicenda che non accenna a finire, un?altra per cui si è soltanto alle battute iniziali: si è aperta a Catanzaro l?udienza preliminare del processo per l?alluvione del campeggio Le Giare di Soverato, avvenuta il 10 settembre 2000, che provocò 13 vittime. Il gup del tribunale, Massimo Forciniti, ha accolto la richiesta di Unitalsi e Legambiente di costituirsi parte civile.


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