Mondo

Gaffe dell’attore sulle adozioni. Nonno Banfi e i nipotini di serie B

In un’intervista dice che i figli adottivi sono "più tristi". Associazioni e genitori insorgono. E presto su Raiuno...

di Benedetta Verrini

Un papà e una mamma adottivi non sono la stessa cosa di quelli veri”. I figli adottivi “anche se sono felici e hanno vestiti firmati, non sorridono, i loro occhi sono sempre appannati da un velo di tristezza”. Parola del ?nonno d?Italia? Lino Banfi che, in un?intervista al Corriere della Sera, giovedì 9 ottobre, ha letteralmente gelato il mondo delle adozioni. Una gaffe mostruosa, soprattutto perché l?artista, oltre che ambasciatore Unicef, recentemente è stato nominato testimonial proprio di una campagna nazionale sull?adozione promossa dal ministro delle Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo. “Siamo amareggiati perché è stato lanciato un macigno sulla cultura dell?adozione, in particolar modo di quella internazionale”, dice Marco Griffini, presidente dell?associazione Amici dei Bambini-AiBi, che annuncia di aver già avviato con i propri legali le procedure per richiedere all?attore il risarcimento dei danni arrecati all?immagine dell?adozione internazionale e dei genitori adottivi. “Con queste dichiarazioni si è tornati indietro di 50 anni”, prosegue. “Ci aspettiamo delle scuse da parte di Lino Banfi, e delle azioni concrete per tranquillizzare le famiglie su quello che invece è il miracolo dell?adozione”. Sulla stessa lunghezza d?onda anche il Ciai – Centro italiano aiuti all?infanzia: “Nell?intervista Lino Banfi dichiara anche, sollecitato da una domanda della giornalista, che lui ?fortunatamente? ha avuto figli propri e non ha quindi dovuto adottarne”, sottolinea la più antica associazione italiana che si occupa di adozione internazionale. “Non siamo d?accordo: ma lo sa Lino Banfi che per molte coppie l?adozione è una scelta? Lo sa che sono tante le mamme e i papà che pur potendo avere figli ?biologici? hanno scelto un altro tipo di genitorialità?”. Banfi sarà tra l?altro protagonista di una fiction per la Rai, incentrata proprio sui temi dell?adozione, che andrà in onda a febbraio. “In questo sceneggiato sarebbe stata presa a modello per le adozioni internazionali proprio l?Ucraina”, precisa Griffini, “un Paese dove gli enti autorizzati non sono riconosciuti, dove i bambini vengono scelti su catalogo e possono essere perfino rifiutati dalle coppie. Cosa dobbiamo aspettarci?”. AiBi ha lanciato un appello anche al Segretariato sociale della Rai affinché le associazioni italiane che si occupano di adozioni possano vedere in anteprima lo sceneggiato interpretato da Banfi, al fine di evitare che una comunicazione errata sull?adozione possa creare allarmismo tra le coppie che hanno intrapreso il percorso adottivo. “Come presidente della Commissione adozioni internazionali sono rimasta sorpresa che un ambasciatore Unicef abbia potuto fare dichiarazioni così fuori misura”, ha dichiarato a Vita Melita Cavallo, condividendo lo stupore e le preoccupazioni delle associazioni e delle famiglie.


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