Leggi
Usa: il fisco contro il non profit
Nel mirino delle autorita' le società di consulenza fiscale senza scopo di lucro, che aiutano le famiglie a risparmiare
L’Irs, l’Ufficio delle imposte statunitensi e la Commissione federale per il Commercio vanno all’attacco delle tante agenzie no-profit, nate negli ultimi anni, che propongono alle famiglie americane consigli su come ridurre il proprio debito e riequilibrare il proprio conto in banca.
Nel mirino delle autorita’, lo status di aziende non a scopo di lucro – grazie al quale le agenzie di consulenza possono usufruire di ampie agevolazioni fiscali sia dal punto di vista statale che federale – e l’ammontare dei compensi richiesti ai clienti, considerati fin troppo pesanti rispetto alle possibilita’ di detrazioni sulle imposte loro consentite dalla legge. Al fine di vedere chiaro nei conti e nei comportamenti delle agenzie di consulenza, Irs e Commissione federale per il Commercio hanno lanciato indagini congiunte nei confronti di diverse societa’ senza rivelare i loro nomi. Proprio nelle scorse settimane, due Stati dell’Unione, l’Illinois e il Missouri, hanno citato in giudizio AmeriDebt, una delle piu’ grandi aziende del comparto, accusandola di imporre tariffe troppo elevate.
L’affondo dei regolatori, rischia di mettere in difficolta’ un settore estremamente fiorente negli ultimi anni – nel solo 2002 sono stati 9 milioni gli statunitensi che si sono rivolti a a consulenti – e destinato a svilupparsi in maniera esponenziale nel prossimo futuro. Per questo genere di agenzie, quanto a clientela, non c’e’ che l’imbarazzo della scelta. L’economia statunitense, basata sulle carte di credito, infatti, non fa che sfornare famiglie alle prese con problemi debitori suscettibili di finire – prima o poi – innanzi a alla porta di una agenzia di consulenza specializzata”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.