Olanda sotto choc per “esecuzione” di barbona ebrea

Olanda sotto choc per i nuovi elementi emersi dall’inchiesta aperta dalla polizia per l’uccisione – lunedi’ scorso ad Amsterdam -, di una donna di 43 anni, sospettata di aver rubato un paio di articoli in un supermercato. Mentre le reazioni politiche si sommano a quelle sempre piu’ sdegnate dell’opinione pubblica, si fanno piu’ chiari i contorni della vicenda. Anja Joos, senza-tetto e presumibilmente senza famiglia – la polizia non e’ ancora riuscita a rintracciare i suoi parenti -, una settimana fa, all’uscita di un supermercato nei pressi del centro di Amsterdam, e’ stata aggredita dagli impiegati dell’esercizio commerciale. Da quanto emerso dalle indagini della polizia, i lavoratori del supermarket hanno accusato la donna di aver rubato un paio di articoli dal negozio. Anja, secondo la polizia, avrebbe pero’ esibito una regolare ricevuta dell’acquisto, ritrovata nelle sue tasche, e dopo un acceso diverbio con gli impiegati si e’ allontanata. In un secondo momento un gruppo di persone ha affrontato e picchiato la donna che e’ deceduta a seguito delle gravi ferite. La polizia olandese ha fermato la scorsa settimana dieci sospettati, scesi oggi a nove per la liberazione di una persona che sarebbe ritenuta estranea ai fatti. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio volontario a sfondo razzista: i sospettati sono di origine maghrebina ed avrebbero reagito ai presunti insulti della donna, di origine ebraica. Il ministro olandese della Giustizia Jan Piet Hein Donner ha stigmatizzato l’episodio definendolo”intollerabile”, invitando la polizia a fare piena luce sull’accaduto. Intanto un’associazione per la tutela dei diritti umani ha promosso per mercoledi’ prossimo, nella piazza adiacente al supermercato dove e’ morta Anja, una manifestazione di protesta.