Formazione

Onu dei popoli: la prima giornata

A Perugia al via il summit della società civile mondiale

di Redazione

La quinta Assemblea dell?Onu dei Popoli si è aperta ufficialmente nel pomeriggio di oggi con una tavola rotonda sulle responsabilità globali dell?Europa dopo la guerra in Iraq. A dare il benvenuto ai numerosi ospiti intervenuti è stato un video clip, prodotto da Tribù Arte di Roma, sulle ragioni della pace contro quelle della guerra. A prendere la parola per primo è stato Tonio dell?Olio, di Pax Christi, che ha illustrato il programma del primo incontro, davanti ad una sala gremita di partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo. Fra essi Terezhina Da Silva, del Foro delle Donne Mozambicane che ha voluto, personalmente, ringraziare gli organizzatori dell?Assemblea per la possibilità offerta di entrare in contatto con l?Italia degli Enti Locali. ?Dopo Porto Alegre – ha detto la Da Silva ? Perugia sarà un?ulteriore occasione per promuovere un mondo migliore?. A raccogliere questo ringraziamento è stata proprio Silvana Amati, vice presidente nazionale Enti locali per la pace, nonché consigliere regionale delle Marche: ?E? emozionante ritrovarsi qui a testimoniare come il lavoro del coordinamento tra comuni ed Enti locali sia uno strumento essenziale per raggiungere l?obiettivo della Pace?. A fare ?gli onori di casa? istituzionali è stato il sindaco Renato Locchi che ha ricordato come la città di Perugia si erga a madrina della pace e della fratellanza. ?La terra di Aldo Capitini che isituì la marcia della pace è la giusta sede – ha ribadito Locchi – per lavorare ad un?Europa che divenga un grande soggetto politico e democratico?. Dopo il sindaco la parola è passata al Presidente del Coordinamento degli Enti locali per la pace e i diritti umani e presidente della provincia di Perugia, Giulio Cozzari. ?Sempre più realtà territoriali scelgono di lavorare per la pace, la giustizia e i diritti umani. Questo è importantissimo. Non è un fatto scontato ? ha sottolineato Cozzari – che oltre 200 comuni abbiano scelto di promuovere l?Onu dei popoli, come non è scontato che così tante persone che lavorano, a livello territoriale, abbiano deciso di investire il loro tempo e le loro forze in progetti sociali. Un segno che ci aiuta a comprendere che la promozione ?dal basso? dei diritti umani, attraverso tutte le espressioni della società civile, non è un traguardo irraggiungibile?. Cozzari è anche intervenuto sul tema specifico di questo primo seminario, ribadendo come sia difficile raggiungere l?integrazione politica europea. ?L?obiettivo ? ha concluso il presidente della provincia di Perugia – è quello che si arrivi alla realizzazione di un?Unione europea aperta, solidale e non violenta?. Sulla stessa lunghezza d?onda l?intervento del coordinatore della Tavola per la Pace Flavio Lotti: ?oggi si discute di Europa perché sentiamo crescere la responsabilità dell?Unione sul panorama mondiale. Non c?è altro modo di difendere la sicurezza e garantire i diritti umani europei, se non quello di garantire quelli di tutti. Occorre creare un?Europa che sia soggetto politico pensante, che promuova il rispetto dei diritti umani e un?economia solidale?. Lotti ha anche criticato la bozza di Costituzione europea, della quale si sta ampiamente discutendo in questi giorni: ?E? grave che in essa non ci siano richiami diretti alla pace. Non si deve dimenticare ? ha concluso il coordinatore della Tavola ? che l?Europa nasce proprio come grande progetto di pace. Ogni proposta che scaturirà da questa quattro giorni comporrà un rapporto che poi sarà consegnato ai governanti europei, al fine di aiutarli a costruire un Occidente migliore. A conclusione delle presentazioni Lotti ha ribadito che l?Assemblea dovrà divenire, sempre più, uno dei punti strutturanti della società civile europea e mondiale. Un luogo di incontro tra civiltà. Un concetto questo caro anche a Monsignor Giuseppe Chiaretti, Vescovo di Perugia, che ha auspicato che l?Europa Unita ? trovi in se stessa radici cristiane che si basino – come più volte ribadito dal Pontefice – nella convivenza pacifica?.


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