Formazione

Legge editoria: la comunità Internet esiste

Centinaia email ricevute, a quota 23mila la petizione di Punto Informatico, newsgroup e mailing list intasati: il governo fa la legge ma poi la nasconde

di Redazione

Carissimi, sono, anzi siamo, stati travolti dalle vostre e-mail. Messaggi di adesione e di incoraggiamento, messaggi con richieste di chiarimenti, moltissime anche le richieste di direzione a noleggio per i vostri siti. Più di 70 le richieste da parte vostra per firmare siti, spesso bellissimi e in generale interessanti. Nessun altro direttore può vantare una sventagliata di richieste simili, ragazzi. Ma al di là delle battute (non priviamoci mai delle battute e dell?humor) rimangono i problemi che avete esposto e sottolineato. Ed oggi anche la chiusura uno tra i siti più belli e di puro volontariato che ci aveva chiesto aiuto, www.u2star.com. Il loro internet provider ?non vuole avere guai?! Agli amici di u2star e a chi avesse urgente bisogno di un direttore per guadagnare tempo contro la stupidità, oltre che di un legislatore, anche di un ISP, fate pure uso del nostro nome e della nostra direzione come già vi è stato indicato (tutte le istruzioni sul nostro sito). Per tutti, l?invito a leggere, stampare e diffondere (anche agli ISP) il testo di Vannino Chiti, che ho personalmente concordato con lui e che, mi pare, metta al riparo da interpretazioni malevole o restrittive di una legge equivoca. Cliccate qui. Il testo di Chiti sarà recepito in un atto anche ufficiale, come anche oggi hanno promesso i vari onorevoli Giulietti, Vincenzo Vita e quant?altri. Resta il fatto che il legislatore non sa davvero cosa sia Internet, per questo c?è da aver paura pensando che una legge su Internet, prima o poi, si farà. La promessa è quindi quella di tenere alto il livello di attenzione e di rumore su questi temi con i mezzi che abbiamo a disposizione, il sito (su cui daremo conto di gran parte dei vostri messaggi) e il settimanale Vita (in cui pubblicheremo la lunga intervista con l?on. Chiti, in un servizio di copertina dedicato all’argomento). Stiamo in contatto anche perché avrete notato il silenzio dei grandi media sul tema, i potentati economici e le corporazioni in questo Paese contano ancor più che altrove. Grazie infine per gli attestati di stima e di incoraggiamento che avete fatto pervenire a un?impresa editoriale che vive solo del sostegno dei propri lettori e utenti. A presto Riccardo Bonacina, direttore editoriale Gruppo Vita Appello per la libertà (almeno in Rete) Fra le tante email che abbiamo ricevute e continuiamo a ricevere… Aderiamo all’appello personalmente e come associazione in nome di una democrazia reale che, con il suo lavoro quotidiano, toglie i veli e le veline alle democrazie illusorie MARISA MANTOVANI GUIDO CRISTINI COORDINAMENTO PER LA PACE DI MANTOVA Aderisco all’appello, condivido il vostro allarme e la vostra iniziativa mi pare molto giusta. paolo giuntella Aderisco pienamente all’appello lanciato, perchè ognuno nella piena libertà e nel rispetto delle elementari regole democratiche e civili possa esprimere la propria idea. Ogni censura è un attentato alla libertà e un favore ai poteri ‘forti’. Forse che internet sia entrato nella società civile e non sia più governabile. Simone Baroncia (Tolentino – MC) Caro Riccardo, Ti scrivo dalla redazione di Radio Sherwood di Padova. Siamo una radio comunitaria del Veneto (ovviamente abbiamo anche un sito internet momentaneamente fuori uso per lavori in corso)e stiamo preparando una trasmissione speciale, per giovedì mattina 12 aprile, sulla nuova legge sull’editoria e sulle mobilitazioni in corso.Vorremo intervistare qualcuno di voi anche rispetto alla vostra iniziativa di mettervi a disposizione dei “fuorilegge”. La trasmissione va in onda dalle ore 11 alle 12; se per voi non è possibile andare in diretta possiamo concordare un orario per la registrazione. Mariella- Radio Sherwood. Non si capisce se questa iniziativa sia più dovuta alla stupidità di qualche persona o all’interesse di qualche altra. A tutti, comunque, consiglio la lettura del sempre istruttivo “Le leggi fondamentali della stupidità umana” del compianto Carlo M. Cipolla. Il mio sito, benchè solo registrato come nome e non ancora operativo, è comunque illegale! Giancarlo Pietri, psicologo psicoterapeuta Il sottoscritto Rolando Alberto Borzetti, aderisce all’appello per difendere il diritto ad essere soggetti attivi nella produzione di informazioni. Egregio dr. Bonacina, sono una giornalista pubblicista veneta della Provincia di Treviso da poco iscritta all’albo e curo un sito on-line, Tg0 positivo (tg0.cjb.net), dove riverso notizie raccolte da conferenze stampa da me seguite o da approfondimenti curati insieme ad amici, per fornire no profit informazioni alternative altrimenti non rintracciabili in altri media. Le confesso che fatico non poco a muovermi in tutta questa baraonda ‘on line’: essendo pubblicista non dovrei aver problemi per fare la direttrice responsabile del mio giornale on-line ma nessuno ha saputo dirmi in quali altri modi devono figurare proprietario, editore e stampatore. Ovvero: essendo io tutto questo posso ricoprire tutte queste cariche contemporaneamente? E se non posso può essere editore-proprietario una persona che lavora in un ente pubblico, quindi non ha una attività imprenditoriale privata? E se no chi lo può fare allora, visto che questa persona dovrebbe essere di mia fiducia? Esistono eventualmente scappatoie in tal senso? La pregherei gentilmente di spiegarmi poi cosa devo fare fattivamente con Ordine e Tribunale. Dal canto mio mi adopererò per diffondere on line (e anche attraverso i giornali da me seguiti) la vostra proposta per aiutare quanti non sanno come muoversi. La ringrazio fin d’ora Distintamente dr.ssa Paola Fantin Ordine giornalisti pubblicisti del Veneto tessera n°85362 Si parla tanto di nonprofit,sussidiarietà,libertà di espressione e pluralismo dell’informazione:la modifica di questa legge che nel Web riuscirà ad imbavagliare la voce dei più deboli sarà la verifica con tante parole per tutte le forze politiche.Pier Luigi Tolardo.Novara. Aderiamo all’appello per la liberta’ di informazione. Discuteremo presto al nostro interno e prenderemo ufficialmente posizione sulle nuove norme per l’editoria online. Innanzitutto un grazie enorme da parte mia per la vostra disponibilita’ nel sostenere il diritto alla vita dei siti di controinformazione e delle organizzazioni no-profit come la nostra. Davide Barillari, presidente di Tatavasco. “Solo quelli che sono cosi’ folli da pensare di cambiare il mondo….lo cambiano davvero” ***************************************** ASSOCIAZIONE no-profit “TATAVASCO” ***************************************** Ci trovi in viale Vittorino Piave 31 a PESSANO CON BORNAGO (MI) questa legge cosi’ come è concepita lede unicamente i piccoli siti volontari nati dall’iniziativa e dalla fantasia della gente comune, non certo i grandi gruppi editoriali che di giornalisti in libro paga ne hanno diversi… Quindi si configua solo come una falcidie di voci libere e indipendenti in favore di una riorganizzazione con pochi interlocutori, più controllabili. E’ una cosa inaccetabile e mi meraviglio che vi sia stata poca risonanza nella stampa tradizionale (tv e giornali cartacei). Aderiamo a questa raccolta firme nella speranza che possa indurre il prossimo legislatore a più miti consigli L’associazione di amici e volontari che curano www. pontetresa.it Vito Rubino Ettore Martinenghi Daniela Trabucchi Maurizio Rizzuti Massimo Bissoni Caro Direttore Le scrivo a nome del sito www.misericordiaonline.net che, come forse saprà, collega i siti delle Misericordie in un network attraverso il quale possono condividere le loro risorse. La nostra iniziativa è UNOFFICIAL, cioè non è strutturalmente collegata alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia della quale sono invece soci i proprietari dei siti che partecipano al nostro Network. MisericordiaOnLine è curata esclusivamente da volontari ed è filiazione logica del sito www.misericordie.org (della Confederazione) che essi stessi gestivano fino a quando la proprietà di quel sito (la Confederazione) non ha deciso di affidarne la gestione ad una ditta esterna. Non volendo disperdere il patrimonio di esperienza accumulato nel corso degli anni, la Misericordia di Andria ha registrato il dominio www.misericordiaonline.net mettendolo a disposizione di questi volontari perché potessero proseguire il loro impegno disinteressato a favore del volontariato in generale e delle Misericordie in particolare. MisericordiaOnLine costituisce anche un punto di scambio di informazioni e di notizie fra le Confraternite e quindi, leggendo il testo della nuova legge, dovrebbe sottostare alle regole per le testate giornalistiche. Abbiamo discusso fra di noi sulla necessità della registrazione e pur avendo potenzialmente la disponibilità di Fratelli ad occupare la posizione di Direttore Responsabile, abbiamo ritenuto, se Ella conferma, anche nel nostro caso, la Sua disponibilità, di poter lanciare un segnale forte ed importante a tutte le nostre realtà di volontariato chiedendoLe di diventare nostro Direttore Responsabile. Come le ripeto, siamo consapevoli che le grandi realtà di volontariato e quelle maggiormente strutturate (quali le Misericordie) possono ricevere fastidi dalla nuova legge, ma non un colpo mortale. Non così le piccole associazioni, fatte di tanto entusiasmo e di poco altro, che comunque svolgono un ruolo FONDAMENTALE non solo ai fini umanitari, ma direi, soprattutto, ai fini della affermazione della COSCIENZA CIVILE di partecipazione. E’ per questo che pur avendone la possibilità desideriamo ACCOMUNARCI alla realtà dei piccoli sperando di rafforzarla. La prego, se volesse accondiscendere al nostro desiderio, di volerci fornire le istruzioni necessarie. Con viva cordialità ed apprezzamento per l’iniziativa di VITA (che rilanciamo sui siti del nostro Network) le porgiamo i distinti saluti Il WebMaster Andrea Cavaciocchi 25 anni fa ho preso il diploma alla Scuola superiore di giornalismo (Università Urbino), pensando che mi sarebbe servito per scrivere liberamente senza direttori responsabili. Non mi è servito. Qualche mese fa sono stato denunciato per due articoli di interesse politico-amministrativo. Al tribunale di Perugia hanno archiviato la cosa. A quello di Viterbo, dato che la direttrice responsabile (che aveva “prestato” il nome) non c’entrava niente e ha preferito mettersi d’accordo con il denunciante, mi sono trovato in condizione di non poter usare pubblicamente il fatto della denuncia subita. Per il ritiro della denuncia ho dovuto pagare le spese di avvocato (mie e del denunciante) e in più quelle del tribunale. Oltre alla protesta momentanea (che succede tutte le volte che ci sono restrizioni amministrative alla libertà di stampa: per esempio: pagare 250.000 lire di registrazione per un giornaletto locale ciclostilato è già un peso economico!), non è possibile portare la cosa alla Corte Costituzionale? Anche Riccardo Bonacina e Giuseppe Frangi, il giorno che dovranno cominciare a pagare per la loro “responsabilità”, non avranno più tanta voglia di “prestare ” il nome. Mi hanno spiegato che vari giornalisti e pubblicisti (Ferrara, Feltri, Sgarbi…) si autocensurano per la minaccia economica. Ricordo che mi ha colpito un articolo di feltri (forse su Panorama….): diceva che diversi giudici non avevano gradito che fosse pubblicato il loro nome nelle liste degli “affitti agevolati” e che avevano reagito con denunce (e credo che feltri sia stato condannato a pene pecuniarie). Risultato: nell’articolo, Feltri non si azzardava nemmeno a scrivere il nome di chi lo aveva denunciato…. Il problema, secondo me, non è avere direttori responsabili “da arrembaggio” (è successo anche col giornale “il male” diversi anni fa) ma è avere la libertà di scrivere senza doverci pagare la tassa sopra e senza accompagnamento di un tutore. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su questo aspetto della cosa. Aderisco alla raccolta firme. Buon lavoro dario mencagli Grazie Gent.mo Dott. Bonacina, sono la webmaster di www.realsoccer.it , un sito nato nel luglio del 2000 che si occupa di calcio. Il nostro è un piccolo sito non profit ed è gestito da un gruppo di giovani, tutti appassionati di calcio e di diverse città italiane, che collaborano insieme per puro divertimento. Questa nuova legge ci ha gettati nello sconforto più totale e non sappiamo più che pesci prendere per andare avanti, ho letto che forse lei può esserci d’aiuto … lo spero ardentemente! Cosa bisogna fare per evitare la chiusura? Cordiali saluti, Chiara Cubeddu L’iniziativa di mettervi a disposizione di quanti lo vorranno, ci commuove e ci sostiene in questo difficile momento in cui si vuole imbavagliare l’informazione. Buon lavoro, gli “amici di manaus onlus” Mimmo Vitti Vi ringraziamo inanzitutto per la splendida iniziativa. Rappresento un’associazione di appassionati di astronomia che gestiscono un piccolo sito di notizie astronomiche…..prossimo alla chiusura. Adesso sto dando uno sguardo al file word presente sul Vostro sito…… Altro che dire…..tenete in considerazione anche la nostra pagina. http://astroclub.net/saturne/antares_on_line/ Nel frattempo, ancora grazie mille. Lorenzo Lovato Salve, mi chiamo Daniele Vanoncini, risiedo in Bergamo, sono un webdesigner e da poco ho avviato un mio progetto editoriale sul web: www.grafica-online.com che è da pochissimi giorni in fase di test, ma comunque online. Se gli dà una rapida occhiata capisce la mia preoccupazione relativamente alla famigerata legge varata dal nostro parlamento 2 giorni addietro. Secondo il Suo parere oltre al piccolo disclaimer, copiato dal sito www.html.it , che ho posizionato in basso ad ogni pagina (linkato a “note legali”) devo ricorrere ad un servizio di “affitto direttoreresponsabile” come quello che state offrendo Lei ed il Sig. Giuseppe Frangi, come ho visto che avete già fatto per il famoso sito www.ziobudda.net ? La ringrazio dell’attenzione e le porgo cordiali saluti. Daniele Vanoncini Salve sono Morelli Michel e sono il coordinatore del sito ZioBudda.net, sito amatoriale (non lo sembra, ma ci lavoro solo io nel tempo libero). Vorrei sapere se potete autorizzarmi ad inserire Voi come mie editori responsabili. Grazie mille per la mano che mi darete. La legge sull’editoria entrata da poco in vigore è un vero e proprio attentato alla libertà d’opinione e di espressione, una normativa degna di una consumata dittatura africana. Bisogna mobilitarsi in ogni modo per cancellarla: creare Forum, Mailing List e centri di lotta contro questa vergogna. Io e tutta la mia famiglia diserteremo le urne alle prossime elezioni per protestare contro questa classe politica, responsabile di questo scempio. Filippo G. Foggia avete tutta la nostra solidarietà e sostegno … Emergency bergamo Vitali Gian Mario – Bergamo Il silenzio è il respiro della parola. p. Davide Turoldo Dateci parole nuove, sincere, vere, che ci aiutino a capire, comprendere, costruire coscienza critica, realizzare progetti per costruire ponti, luoghi, incroci di vita e di storie comuni. Le vostre parole sono il silenzio di Davide Turoldo ….le vostre parole ci aiutano a respirare. Buon lavoro Salve, mi chiamo Fabrizio,ho 20 anni e con alcuni miei amici stiamo progettando un giornale web locale.Vorrei avere informazioni riguardo chi deve essere iscritto all’albo,se bisogna avere una partita iva e sulla vostra disponibilità ad aiutarci. Grazie a presto Fabrizio. Gentile Riccardo Bonacina, le sarei grato se potesse darmi alcune delucidazioni sulla possibilità di registrare il sito come periodico, poiché ho notato che nel modulo scaricato il direttore responsabile deve produrre alcuni documenti e deve apporre alcune firme. cordiali saluti Leonardi Salvatore di Antelitteram http://www.antelitteram.com P.s. non sono sicuro se il mio sito rientra nei casi previsti dalla legge dato che è un portale culturale/letterario e quasi tutto il materiale risiede su un server americano, comunque in caso contrario aderisco ugualmente alla vostra iniziativa di registrazione di massa dei siti italiani. Egregio Sig. Bonacina, innanzitutto grazie per l’iniziativa promossa da voi, ho letto nei minimi dettagli la legge, compresa l’intervista al ministro Vannino chiti…che dire? E’ una legge liberticida, perlomeno mi puzza di regime dittatoriale e di qualcuno che si sente di demoninare una news d’hoc. Ora chi ha un sito amatoriale si sente distrutto…io non ho intenzione di chiudere il mio sito, mi è costato 2 anni di lavoro in gruppo e molte soddisfazioni, nonchè riconoscimenti all’estero…non voglio chiudere per una legge italiana…Possibile che solo in questo Paese debba vedere le peggio cretinate? A parte questa il mio sito è musicale, si chiama www.u2star.com , è dedicato agli u2, è un gioiellino nel suo complesso (dio sa quanto mi costa in affitto hosting), è una passione, ma abbiamo anche lo spazio news (che aggiorniamo 3-4 volte a settimana), l’80% del nostro materiale non è altro che fonte notizie di testate ufficiali (rockol, rockstar e quotidiani vari), che vengono debitamente riportate (come lei potrebbe visionare andando alla sezione news), tuttavia spesso realizziamo dei documentari (vedere sezione Special Event), dove collezioniamo filmati provenienti dall’estero e rielaboriamo notizie provenienti anche dagli Stati Uniti….ora le notizie che possano avere come fonte la nostra non sono mai inventate, ma se abbiamo un fans che va ad un concerto e ci fa il reportage, quella pubblicazione di notizie è da considerare fonte nostra…siccome capita spesso (qualche volta al mese) siamo da considerare bastonati dalla nuova legge. Non ci guadagno molto dal sito (fra l’altro sono anche disoccupata), rivedrò il sistema pubblicitario comunque, ma è sempre una passione e un “servizio” che offriamo a migliaia di persone ogni settimana, questa legge ciò uccide. Io spero che mi autorizzi a utilizzare la sua tessera per l’iscrizione all’albo dei giornalisti, fra l’altro oltre ai costi che sostengo annualmente devo pure pagare la quota di iscrizione…bah!? La ringrazio e Distinti Saluti Spett.le Signor Riccardo Bonacina In primo luogo mi permetta di elogiarla per l’iniziativa intrapresa che ritengo ammirevole in una situazione che definire assurda è poco. Dopo tale doverosa premessa le chiedo l’autorizzazione per la registrazione a suo nome dei nostri siti di informazione che andremo ad inserire in rete tra breve. Infatti a breve avevamo l’intenzione di mettere in rete alcuni siti che descrivono le bellezze della nostra regione, la Liguria, ma la nuova legge ci ha distrutto tutti i nostri sogni. I siti in questione sono www.infogenova.com www.infosavona.com www.infolaspezia.com www.infoimperia.com Se Lei ci darà l’autorizzazione a registrare a suo nome le testate sopra farà risorgere i sogni distrutti di alcune persone che con volontà ed impegno vogliono creare qualcosa di costruttivo Cordialmente Morgavi Giancarlo Gentile Direttore, approfitto della sua gentilezza per chiederle un’informazione, abbiamo un sito: www.diSinistra.it , dobbiamo considerarci un giornale on-line e necessiteremmo quindi di una registrazione? La ringraziamo cordialmente Mario Pellò Egr. Sig. Bonacina, saremmo costretti dunque come testata locale solo on line dal titolo “Galatro Terme news” alla registrazione, viste le nuove leggi? Il nostro e’ comunque un sito amatoriale (solo passione e spese e niente guadagni) e il nostro periodico non ha aggiornamento quotidiano regolare ma occasionale. Lo aggiorniamo infatti solo quando c’e’ qualche informazione che ci sembra interessante. La cosa puo’ capitare ogni due-tre giorni come dopo 10 e anche piu’ a volte. Dovremo registrarlo lo stesso? Al momento approfitteremo, se sara’ necessario, della vostra collaborazione per quanto riguarda la necessita’ di avere un direttore di testata. In attesa di vostra gentile risposta alle nostre domande, i migliori saluti e grazie per la collaborazione. Massimo Distilo Redazione di “Galatro Terme news” http://www.galatroterme.it Gent.Direttore, sono Fiorella Acanfora, presidente di futuro Semplice ONLUS (http://www.futurosemplice.org ), la mia domanda è la seguente: dobbiamo registrare il ns sito? Anche noi facciamo informazione(vedi le ns news) ma mi sembra quanto mai assurdo tutto ciò! Vorrei avere ulteriori informazioni e se possibile il suo aiuto come direttore. Attendo sue notizie, cordialmente Fiorella Acanfora per Futuro Semplice Vi invitiamo ad entrare in larivistina.com, che sino ad ora usciva regolarmente intorno al 20 di ogni mese. La nostra rivistina e’ dedicata soprattutto alle lesbiche e pubblichiamo articoli relativi a personaggi, storie personali, racconti, notizie. Oltre a trovare un direttore responsabile, dobbiamo pure registrare la testata? Conoscete la spesa?? A lavorarci siamo solo in quattro volontarie e i costi dell’iniziativa vengono sopportati da ciascuna in proprio. Non siamo ancora un’associazione no profit pur avendo pronto lo statuto che dovevamo registrare quanto prima. Dobbiamo provvedere subito?? Ringraziandovi sentitamente per i consigli e l’aiuto che potrete fornirci e ci complimentiamo per la vostra tempestiva iniziativa. annamaria aldini – redattrice Ciao, sono abbonato al vostro giornale da 3 settimane (+ o -) e noto un sacco di notizie altrimenti non reperibili. Apprezzo anche il vostro modo di fare “controinformazione” non fine a se stesso ma spesso costruttivo. La legge che voi evidenziate come liberticida (parola piuttosto bruttina e forse abusata da esponenti politici) pare in effetti un “tantinello” iniqua. Dunque raccolgo ed approvo il vostro appello. Rinnovo un in bocca al lupo per il proseguio della vostra attivita’ e, non so se e’ possibile, perche’ non so quanti siete, salutate Silvia F. (dovrebbe avere a che fare con la sezione internet della redazione almeno cosi’ ci racconta 😉 ) anche se quasi tutte le mattine ci incontriamo per il viaggio da pendolari. Mirko. Aderisco all’appello contro la legge che è stata subdolamente approvata. E’ una vergogna che evidenzia come gli ordini, in generale, siano caratterizzati da comportamenti protezionistici e di mantenimento artificioso dei privilegi acquisiti. La libertà e, soprattutto, la qualità delle informazioni si mantengono da sole dando semplicemente a tutti, nessuno escluso, la possibilità di dire quello che si vuole. Non a caso, tutti quelli che leggono i quotidiani sanno perfettamente il livello di “qualità” dei contenuti pubblicati; Editori e giornalisti si preoccupano di schierarsi politicamente, confondendo così le carte tra i poteri. Il “quarto potere” dovrebbe essere il quarto potere, e rimanenre così libero da condizionamenti, forzature e strane alleanze con gli altri poteri, primo tra tutti quello politico. Ancora una volta i giornalisti hanno dato prova delle loro ambizioni di monopolio dell’informazione, della prepotenza con la quale si arrogano il diritto di dire e sapere quali informazioni sono buone e quali non lo sono. Lasciate che siano i cittadini, o meglio gli individui, a decidere sulla bontà e sulla qualità delle informazioni. Cordiali saluti, Massimiliano Ugolini Gentilissimo Riccardo, abbiamo saputo anche noi della nuova legge sull’editoria. Noi gestiiamo un sito (www.naturalia.net) che non so se conoscete. Noi vi conosciamo ed abbiamo più volte segnalato vostre iniziative ed articoli. Ora, noi non sappiamo se rientriamo in quella cerchia di siti che dovrebbero registrarsi… Premetto che anche se non sembra, noi attualmente siamo un sito no-profit; nel senso che le iniziative che adottiamo hanno l’unico scopo di pagare le spese di mantenimento del sito (provider, collegamenti internet, ecc.). Difatti tutti i banner che girano sul sito sono frutto di scambi e non a pagamento. C’è un’area di shopping, ma anche questa non fa altro che apportare un po’ di soldi per la gestione… Secondo Lei, cosa dobbiamo fare? In attesa di un suo cortese cenno di riscontro, porgo i più cordiali saluti. Grazie . Luigi Mondo NATURALIA.NET Salve, Mi chiamo Deborah e Vi scrivo da un’Internet Service Provider. Innanzitutto vorrei esprimerVi il mio apprezzamento per la Vostra iniziativa per combattere questa assurda legge sull’editoria che si commenta da sola…. Ancora non riesco a credere come si possa soltanto pensare di applicare una norma del genere su un mezzo di informazione qual’è Internet. Internet è informazione, è la sua essenza, come si può pensare di mettere “blocchi” del genere? Invece di “informare” la gente sulla potenzialità di Internet e di incitare le aziende a far parte di questo scenario poniamo limitazioni del genere che non fanno altro che svantaggiarci rispetto agli altri paesi. Non voglio comunque dilungarmi sull’argomento in quanto lascerò il mio messaggio nella sezione adeguata. Le ho scritto perchè volevo chiederle se era possibile usufruire di questa opportunità che state mettendo a disposizione per questo sito: www.pistoia.net ovviamente è un sito non-profit per appunto “informare” le persone su tutto ciò che avviene nella città ma anche per dare consigli attraverso rubriche ecc… Volevo sapere se si poteva fare qualcosa. Vi ringrazio anticipaamente, Con l’occasione porgo i miei più cordiali saluti, Buon lavoro, Deborah Gentilissimo Direttore, mi chiamo Leandro D’Agostino e da tre anni ho un sito in internet denominato Pianeta Rosanero all’indirizzo www.pianetarosanero.com E’ un sito sportivo-amatoriale dedicato al Palermo Calcio, alla sua storia, al suo passato e al suo presente. Al suo interno ho inserito, tra l’altro, una rubrica chiamata Lampo Sport – Il sapore dei gol (in ricordo ad un vecchio giornale che anni fa si distribuiva gratuitamente allo stadio) ove riporto la rassegna stampa dedicata alla squadra nonche’ le varie lettere, considerazioni e quant’altro da parte dei tifosi. Il sito ha un buon seguito (una media di 250 hit giornalieri) ma alla luce della nuova normativa mi chiedo: sono fuorilegge? Rischio multa e procedimento penale? Cosa devo fare o cambiare per non essere “trombato”? Faccio presente che la rassegna stampa inserita riporta la fonte da cui e’ stata tratta nonche’ il giornalista, ove presente, che ha scritto l’articolo. Gli “articoli” scritti dai tifosi, spediti via email o attraverso la nostra mailing list, sono invece inseriti come fonte del pianetarosanero. Inoltre all’inizio di pagina del Lampo Sport ho provveduto ad inserire quanto segue: Il Lampo Sport non vuole essere una testata presente in Internet ma vuole offrire ai tifosi sportivi Rosanero la possibilita’ di essere aggiornati sulle notizie del Palermo. E’ a carattere amatoriale e non ha scopi di lucro e si ispira alla liberta’ di informazione sancita dalla Costituzione. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. (Costituzione Italiana – Art. 21) “E’ preferibile dire la verita’, per quanto di effetto modesto, che una grande menzogna coperta di orpelli.” Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali saluti. leandro d’agostino – webmaster www.pianetarosanero.com Forza Palermo La nuova legge sull’editoria di stampa è l’ennesima forma di censura da parte dello Stato. La cosa mi sconvolge da un lato e mi fà pensare “Come al solito” dall’altro, dato che risulta un nuovo tentativo riuscito, da parte di chi governa il nostro paese, di dimostrata ignoranza. Ignoranza e incoerenza aggiungerei, incoerenza con quelle che sono le basi della Costituzione italiana. Ancora una volta ci limitano, ci tengono come cani dalla catena corta, sempre più corta. Andrà a finire che dovremo registrarci anche per per fare un tema a scuola o per firmare il libretto delle giustificazioni. E noi cosa facciamo? Ancora una volta lottiamo per spezzare questa catena. Ancora una volta tentiamo fargli capire che questo è un paese e siamo TUTTI NOI a doverci vivere e non i “soliti sospetti”. Con un augurio di buona fortuna a tutti quanti Noi vi saluto. Flavio Salve, ho scritto per cominicarvi la mia solidarietà. La vostra iniziativa per registrare tutti questi siti “fuori legge” è ammirevole. Io personalmente ho deciso di chiudere la sezione “illegale” del mio sito, quella in cui pubblicavo articoli sul mondo della programmazione, con sorgenti e tutorial, inserendo al suo posto un articolo (tanto per non rimanere in questa assurda legalità) dove informo della petizione e della nuova legge. Ho lasciato aperte le altre sezioni perchè non fanno informazione (credo). Questa scelta è motivata dal fatto che la quasi totolità dei visitatori del mio sito possiede a sua volta un suo sito. Spero, con questo gesto di protesta, di arrivare ad informare più persone possibile in modo che esse possano firmare la petizione. Non sono riuscito a trovare un modo migliore per dare il mio contributo. Distinti saluti, uno studente universitario. Ciao, solo una curiosità: chi ha emanato questa legge? Qualsiasi sito dovrà essere registrato o solo chi fornisce notizie e commenti su fatti e persone? Se vi interessa, come centro autogestito stiamo attivando un sito e quindi potremmo contenere del materiale a riguardo. Siamo dell’associazione culturale SGA e sicuramente siamo interessati a questo tipo di discorso. Max Spettabile Redazione, mi chiamo Daniele Borghi e sono un dirigente della Uisp; associazione per la quale svolgo diverse funzioni, fra queste: quella di direttore responsabile ( sono un giornalista pubblicista ) di alcune testate ( Area Uisp ed Agenzia di Area Uisp) del Comitato regionale della Uisp dell’Emilia Romagna. Nel caso possa risultare utile ed in attesa di un definitivo chiarimento in merito alle procedure necessarie per la gestione dei siti, metto gratuitamente a disposizione la mia firma per contribuire ad evitare la chiusura delle testate informatiche. Ciao e buon lavoro Daniele Borghi


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