Conflitti

Ucraina, i numeri di due anni di guerra 

Più di 10.500 vittime civili. 14,6 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. Solo nel 2022, il livello di povertà in Ucraina è quintuplicato passando dal cinque al 24%. Quasi 6 milioni di ucraini hanno lasciato il Paese, 4 milioni, invece, è il numero degli sfollati interni. In due anni i bambini hanno trascorso fino a 5mila ore, pari a 7 mesi, in rifugi antiaerei nelle aree in cui si combatte

di Redazione

A due anni dall’escalation del conflitto in Ucraina, più di 10.500 civili sono stati uccisi, tra cui 587 bambine e bambini, e quasi 20mila persone sono state ferite.

«Si tratta di una media di 42 civili uccisi o feriti al giorno da quando il conflitto si è intensificato, e gli ultimi mesi sono stati particolarmente letali», dichiarano 51 membri della piattaforma delle organizzazioni umanitarie in Ucraina, tra cui Save the Children e Intersos. Più dell’87% delle persone uccise, ovvero 9.241, sono vittime di armi esplosive, mentre molti hanno subito conseguenze che hanno drammaticamente cambiato le loro vite, come la perdita di arti o della vista. «Ma si ritiene», scrivono le organizzazioni, «che il numero sia ampiamente sottostimato».

«Mentre la guerra continua, la vita è ben lontana dalla normalità. I civili vivono quotidianamente sotto la minaccia di missili e granate, che continuano a colpire aree civili popolate, seminando morte e distruzione, sia nelle zone vicine alla linea del fronte che in quelle più distanti», ha dichiarato Joanna Garbalinska, direttrice della Piattaforma delle ong umanitarie in Ucraina. «La Piattaforma umanitaria delle ong in Ucraina chiede che tutti gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili cessino immediatamente, in particolare nelle aree urbane densamente popolate, in quanto possono costituire gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. I civili devono sempre essere protetti dalla violenza. Mentre i combattimenti entrano nel terzo anno dall’escalation, le agenzie umanitarie in Ucraina ricordano agli Stati membri le promesse fatte per affrontare la crisi. Oggi il sostegno umanitario è più necessario che mai. Finanziamenti di lungo periodo a sostegno degli sforzi umanitari e per il recupero – con la società civile ucraina in prima linea – sono fondamentali per la sicurezza dei civili e per il futuro dell’Ucraina».


Oggi nel Paese 14.6 milioni di persone, il 40% dell’intera popolazione, ha bisogno di aiuti umanitari, ma i finanziamenti coprono solo il 13% dei bisogni (dati Unhcr). Solo nel 2022, il livello di povertà in Ucraina è quintuplicato passando dal 5 al 24% (Fonte The World Bank and Ukraine: Laying the Groundwork for Reconstruction in the Midst of War).
Le prospettive di ritorno a casa si allontanano. Secondo i risultati preliminari di un recente studio dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, la percentuale di rifugiati che sperano di tornare in Ucraina è diminuita rispetto a un anno fa, dal 77% al 65%. Stessa tendenza per gli sfollati interni rispetto ad un possibile ritorno nelle proprie abitazioni: la percentuale in questo caso è scesa dall’84% al 72%. In Italia sono state 185mila le richieste di protezione temporanea dall’inizio del conflitto, oltre l’87% delle richieste riguarda donne e minori.

«Lo stato della salute mentale in Ucraina è disastrosa. Le esigenze della popolazione, in particolare l’accesso a consulenze e terapie dei gruppi più vulnerabili, come la comunità Lgbtqia+, devono essere affrontati con urgenza. Ma l’unico modo per garantire che gli ucraini, soprattutto i giovani, possano vivere in pace e sicurezza e possano accedere al sostegno di cui hanno bisogno per riprendersi è la fine della guerra», denuncia Kirsten Sutherland, coordinatrice dei programmi umanitari dell’organizzazione ActionAid. 

Secondo i dati Unicef in due anni i bambini hanno trascorso fino a 5mila ore, pari a 7 mesi, in rifugi antiaerei nelle aree in cui si combatte. Stando ai dati di un sondaggio fatta dall’Agenzia: «metà dei giovani fra i 13 e i 15 anni ha difficoltà a dormire e 1 su 5 ha pensieri intrusivi e flashback; tre quarti dei bambini e giovani fra i 14 e i 34 anni rivela di aver bisogno di sostegno emotivo o psicosociale». Inoltre «il 40% dei bambini dell’Ucraina non può accedere a un’istruzione continuativa a causa della mancanza di strutture. La portata delle lacune di apprendimento riscontrate nel 2022 rispetto al 2018 equivale a una perdita di due anni in lettura e di un anno in matematica».

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