Lavoro

L’empowerment delle donne passa dalle competenze digitali

In Calabria, Puglia e Campania è nato il progetto “Dea-Digital Empowerment Academy” per offrire alle donne un’opportunità concreta di formazione e lavoro in campo digitale. In Calabria il tasso di occupazione femminile è del 32,4%. Con "Dea" a Cosenza sono state formate 56 donne, in cinque hanno già trovato lavoro

di Lory Biondi

Una squadra di donne pensa e realizza un progetto per le donne. Succede a Cosenza grazie a Goodwill e all’iniziativa Dea – Digital Empowerment Academy, ideato in partnership con l’organizzazione non profit capofila Cantiere Giovani di Frattamaggiore (Na) e la cooperativa Arcobaleno di Foggia e finanziato dal Fondo per la Repubblica Digitale. L’obiettivo è quello di formare 225 donne residenti in Calabria, Puglia e Campania e offrire loro un’opportunità concreta di formazione e lavoro in campo digitale.

A Cosenza si sono svolti, a partire dallo scorso ottobre, i primi corsi di grafica e di informatica di base che hanno visto la partecipazione di 56 donne. «Ci piace dire che noi stiamo sulle persone», ha dichiarato Lucia Moretti, esperta in imprenditoria digitale, cultura d’impresa e innovazione sociale, presidente di Goodwill, «quelli che proponiamo non sono solo percorsi di acquisizione di competenze, ma anche e soprattutto percorsi di vita. Tante sono le mamme che frequentano i corsi, che sono entrate in crisi o non si sentono pronte per affrontare un colloquio di lavoro; ecco, noi le aiutiamo non solo a formarsi, ma anche ad uscire, a confrontarsi con le altre donne, a riconoscere i propri talenti. È un vero lavoro di empowerment».

Nell’ambito del progetto Dea le partecipanti trovano un gruppo dedicato alla valorizzazione delle loro potenzialità, una piattaforma virtuale per entrare in contatto con aziende, ma anche un accesso facilitato al mondo del lavoro attraverso momenti di scambio con le imprese. «Per ogni corsista», continua Moretti, «ci siamo impegnate a proporre tre colloqui di lavoro. Ad oggi, cinque di loro stanno lavorando tramite la nostra rete, con regolare contratto di assunzione. L’aspetto innovativo di questo progetto è l’accompagnamento post corso, aiutiamo le persone a trovare la propria strada, l’8 marzo è, infatti, in programma un recruiting day». 

Simona, Eleonora ed Elvira sono tre mamme che si sono rimesse in gioco ed hanno ripreso in mano le proprie vite. Simona Cabaro, 45 anni, mamma di due figli di 13 e 8 anni, ha frequentato il corso di grafica digitale. Non lavorava da 12 anni. Grazie al progetto è stata assunta, con contratto di tirocinio, in un’azienda informatica. «Sono risorta dalle mie ceneri, mi sono riscoperta, ho ripreso a vivere». È entusiasta Simona di essere rientrata nel mondo del lavoro. «Ero già un’amministrativa, ma stando a casa con i figli mi sono dedicata all’artigianato con personalizzazioni su vetro e legno. Ho seguito il corso di grafica proprio per perfezionare questa mia attività, ma poi mi si è aperta quest’altra opportunità, Goodwill mi ha sottoposto questa proposta e io ho accettato».

Eleonora Perrone ha 38 anni e due figli di 6 e 2 anni. È laureata in ingegneria biomedica e fa la mamma a tempo pieno. Sta seguendo il corso web developer. «Dopo la laurea ho avuto delle brevi collaborazioni, poi, visto che il mio settore è molto particolare, c’è difficoltà nel trovare lavoro e ho preferito dedicarmi ai miei figli. Adesso sto seguendo questo corso che è molto impegnativo, è una sfida con me stessa». Elvira De Rose, 44 anni e due figlie, di 2 anni e mezzo e 16 anni, ha seguito il corso di informatica di base. «Sono stata impiegata fino al 2021, per circa 10 anni, in uno studio notarile, poi ho perso il lavoro. Ho avuto un blocco e questa è stata un’occasione per muovermi, per uscire, per fare amicizia oltre che per acquisire nuove competenze. È stato come tornare all’università. Non abbiamo solo seguito un corso di informatica, abbiamo anche lavorato sulle soft skill, ci siamo confrontate sulle nostre esperienze comuni e adesso potrebbe presentarsi un’occasione di lavoro».  

Dea rappresenta, dunque, un aiuto concreto, per cominciare a contrastare la disoccupazione delle donne nel Sud Italia. Nel nostro Paese l’occupazione femminile è la più bassa d’Europa (dati Istat secondo trimestre 2023). In Calabria il tasso di occupazione femminile è del 32,4%; la media nazionale è del 52,2%. Numeri bassi a cui l’associazionismo cerca di dare, nel proprio piccolo, delle risposte. 

Goodwill è un’associazione di promozione sociale nata nel 2011 e fondata da donne. Una squadra in rosa, a cui si sono aggiunte, oggi, anche quote blu, impegnata in progetti a sostegno del territorio e nella gestione della community del Talent Garden. Si occupa di formazione a giovani e imprese e di progettazione sociale, ma spinge anche le aziende a collaborare, organizzando per loro attività di team building e corsi sulle soft skill e coinvolgendole in progetti sociali e culturali. 

«È partito da poco il corso di gestione E-commerce e a breve partiranno le seconde edizioni dei corsi di informatica e grafica», conclude Moretti, «ma siamo impegnate a favore delle donne anche su altri fronti. Uno dei progetti che realizzeremo, insieme al Centro Antiviolenza Roberta Lanzino di Cosenza, riguarda il sostegno all’imprenditorialità di donne vittime di violenza».

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