Cultura

Servizi ai disabili: netto il gap fra nord e sud

E' quanto emerge da un convegno promosso dal Centro di Servizio per il volontariato della Basilicata

di Stefano Arduini

«Disabilitá. Come risponde una comunitá civile. Le esigenze dei disabili e il sistema integrato dei servizi – ma quando?» Si é parlato di questo a Lauria nel corso di un convegno promosso dal Centro di Servizio per il volontariato di Basilicata (CSVB) , presieduto da Mario Sarli. Momento fondamentale del seminario il confronto tra esperienze diverse. Hanno apportato la loro testimonianza due giovani della societá cooperativa la Mongolfiera che da 20 anni si occupa di disabili a Brescia, il presidente della societá cooperativa Mistya che dal 1988 opera a Locri, e poi l’associazione di volontariato Crescere Insieme di Barile, Dumbo di Matera e Angelo Custode di Lauria. Un confronto per far crescere anche le realtá lucane, ha spiegato Tina Paggi direttore CSVB. Naturalmente il divario tra le esperienze del Nord e quelle del Sud sono enormi, in Lombardia le leggi e le norme in abbondanza disciplinano la preziosa opera della «mongolfiera» e altre associazioni punto di riferimento per ogni forma e gravitá di disabilitá, mano amica per entrare nel mondo del lavoro e della societá civile. Societá civile quella del Nord che attraverso una complessa rete di volontariato permette il miglioramento della qualitá della vita di disabili e famiglie. Diversa la situazione in Calabria dove non ci sono leggi ma Mistya non si arrende e se pur con mille sforzi sta realizzando un ambiente adatto ai portatori di handicap. In Basilicata Dumbo e Angelo Custode portano avanti ognuno il proprio impegno, entrambe le associazioni sono costituite da genitori di disabili, la prima va avanti da due anni l’altra dal primo settembre ha aperto le porte di un centro Socio Educativo e grazie a un gruppo di volontari si occupa, ha spiegato Emidio Lamboglia, di 18 disabili gravi e meno gravi tutti in etá post scolare. A Barile invece si sta cercando di censire la presenza delle barriere architettoniche. «Dobbiamo ordinare la materia, il mondo delle disabilitá é vastissimo, vogliamo portare nel mondo della inclusione tutte le vite umane che vivono nel mondo della solitudine», ha detto tra l’altro l’assessore regionale Gennaro Straziuso. Altra parte importante del seminario sono state le relazioni sul tema «il sistema integrato dei servizi ai disabili: criticitá e punti di forza per tradurre in vantaggio i ritardi”» a cura di Vincenza Ferrarese, presidente Crescere Insieme, Roberto Speziale, presidente Anffas nazionale, e Annamaria D’Andretta dell’ Ufficio Programmazione e Promozione della regione Basilicata. Strada da fare per abbattere barriere architettoniche e barriere mentali bisogna farne ancora tanta, l’integrazione tra tutti enti , genitori e societá civile per rendere la vita dei disabili piú vivibile in Basilicata é ancora lontana. Tuttavia l’esempio di Lauria non é da sottovalutare, soci dell’Angelo custode sono oltre ai genitori i parroci delle tre parrocchie mentre l’Amministrazione comunale ha devoluto il dieci per cento dell’indennitá di carica a tale obiettivo e molti sono stati coloro che hanno aiutato nell’allestimento della Baita messa a disposizione dalla comunitá montana del lagonegrese e trasformata in centro socio educativo.


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