Volontariato

Firenze: anziana invalida vittima del blackout

Era attaccata al respiratore per poter vivere. Nonostante i soccorsi, non ce l'ha fatta

di Gabriella Meroni

E’ morta durante il black out nella sua abitazione di via di Mantignano, mentre i volonatri dell’Humanitas di Firenze Nord cercavano di rianimarla al buio, in fondo alle scale, usando torce elettriche e candele per fare un po’ di luce. Le manovre di rianimazione sono durate più di quaranta minuti, ma alla fine il medico ha dovuto desistere. La donna, 61 anni, è morta. Per respirare si aiutava con una maschera di ossigeno. Un’ora dopo il black out, verso le 4,30, ha sentito che l’erogazione dell’ossigeno era cessata. Ha svegliato il marito, poi si è tolta la maschera dell’ossigeno per andare in bagno (una cosa normale per lei, anche se la macchina avesse continuato a funzionare). Ma al buio la signora, malata, scendendo le scale è crollata a terra, rotolando giù per i gradini. Forse per il buio, forse per un malore. Il rumore ha fatto accorrere il marito che l’ha subito soccorsa. La donna respirava ancora. Poi l’allarme al 118 e l’arrivo dei volontari dell’Humanitas, purtroppo rivelatosi inutile.


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