Formazione

Finanziaria: Pezzotta, in gioco sopravvivenza sindacato

Così il segretario della Cisl in un'intervista al Sole 24 ore. Questa maggioranza vuole scavalcare l'autonomia dei corpi intermedi

di Redazione

”La legittimita’ del parlare alla nazione nessuno la mette in discussione. Turba che durante un confronto ancora non concluso, il premier decida di saltare ogni mediazione descrivendo ai cittadini delle soluzioni ammantate di equita’. E dicendo che chi è in disaccordo, inganna”. Savino Pezzotta, leader della Cisl – intervistato dal SOLE 24 ORE, polemizza con le parole del premier in tv. ”Noi non possiamo essere annoverati tra gli ingannatori – replica – Noi siamo quelli che hanno detto si’ a tre riforme delle pensioni. Il problema è che ora si interviene sulla previdenza per gestire una situazione economica preoccupante di cui bisognerebbe determinare le responsabilita’. Qui si va ben oltre la contingenza delle pensioni o della Finanziaria. Si deve riflettere se si vuole consolidare un modello di cui il discorso del premier è stato solo un primissimo assaggio. E decidere se si vuole ridurre la complessita’ di una societa’ articolata e pluralista saltando ogni forma di mediazione”. ”Dentro questa maggioranza – incalza Pezzotta – c’è una componente anti-sindacale, o meglio, c’è una componente che non ha il senso delle articolazioni della societa’ italiana e tende a semplificarle. Cioé ad accorciare il rapporto tra chi viene eletto e i cittadini riducendo al massimo gli spazi partecipativi e di mediazione. Ma l’eccessiva semplificazione porta comunque conflittualita’: non è vero che si ottiene una maggiore governabilita’. Al contrario. E il problema è di tutti perche’ dal discorso del premier non ne è uscito mortificato solo il sindacato ma anche la rappresentanza imprenditoriale. Anche le imprese che non sono d’accordo con le misure del Governo ingannano?” ”Il rischio è che ci sia un tentativo vero di marginalizzazione del movimento sindacale. Noi lo scorso anno abbiamo vinto una battaglia: abbiamo evitato una bipolarizzazione del sindacato sugli schieramenti politici. Abbiamo vinto dimostrando di saper fare accordi con il Governo Berlusconi ma anche di saperli respingere, come sta accadendo oggi. Ora, bisogna capire se il modello di sindacato autonomo è accettato dalla politica, oppure, se la politica si vendica tentando di marginalizzare un soggetto autonomo. Presto scopriremo se la politica – conclude il leader della Cisl – ha dentro di sé un’idea di un dominio morbido rispetto a tutto l’universo sociale”.


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