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De Tax: anticipazioni che fanno inorridire

Il decreto omnibus stanzierebbe un mln euro per 2003 e 10 mln per 2004 e 2005

di Riccardo Bonacina

Annunciata, proposta per emendamento alla scorsa Finanziaria, promessa e proposta anche a livello europeo. Alla fine, grazie al “decretone”, arriva la De-Tax. Si tratta della detassazione con finalità sociali di parte del prezzo su alcuni prodotti di consumo che viene prevista al Capo IV del decreto legge “omnibus” che accompagnerà nell’approvazione la legge Finanziaria al Consiglio dei ministri di questa sera. “Il consumatore che acquista prodotti per un prezzo pari o superiore ai 50 euro in esercizi commerciali convenzionati con associazioni, organizzazzioni ed enti che svolgono attività etiche – si legge nel testo che circola in queste ore – ha facoltà di manifestare l’assenso alla destinazione nei loro riguardi, da parte dello Stato, di una quota pari all’1% dell’imposta sul valore aggiunto, relativa ai prodotti acquistati”. Con decreto del ministro dell’Economia, vengono individuati i territori comunali entro i quali “trova applicazione sperimentale la disposizione” nonchè “le associazioni che esercitano attività etiche”. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, sono stabilite inoltre le modalità di raccolta delle manifestazioni di assenso. Per le finalità dell’articolo è stanziato un importo di un milione di euro per il 2003, e di 5 milioni per ciascuno degli anni 2004 e 2005 che allo scopo utilizzeranno, parzialmente, le maggiori entrate che il decreto potrebbe far derivare. Se fosse così, speriamo di no, ci troveremmo di fronte ad una delle peggiori edizioni dello Stato etico. Uno Stato che raccoglierebbe il denaro dei cittadini con una fiscalità vestita in modo etico, e poi ridistribuirebbe stabilendo ex cattedra le associazioni meritorie di finanziamento. Mammamia, Tremonti lasci perdere questo pastrocchio. Dateci qualcosa di liberale, please.


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