Non profit

Fondazioni: le reazioni della società civile

Vittadini (CdO) "Una sentenza nel segno della sussidiarietà", Forum Terzo settore "Riconosciuta la natura privatistica delle fondazioni e il loro ruolo nella società civile"

di Redazione

”La sentenza della Corte Costituzionale sulle Fondazioni bancarie pone una forte domanda ai partiti perche’ segna un nuovo significato di pubblica utilita’ e di sussidiarieta’ che non puo’ essere ignorato anche nelle prossime riforme costituzionali”. Lo sostiene il presidente della Fondazione Compagnia delle Opere per la Sussidiarieta Giorgio Vittadini. ”La sentenza dimostra come i soggetti istituzionali non siano solo i partiti o gli enti locali, ma anche le realta’ popolari, i movimenti e le associazioni (non solo sindacali) che svolgono una funzione di pubblica utilita”’, afferma Vittadini, spiegando che ”la sussidiarieta’ non riguarda solo il volontariato, ma ha a che fare con le realta’ finanziarie, con i soldi accumulati nel tempo dalla gente”. ”Questo – conclude – ci tramandano i costituzionalisti: e’ un’eredita’ che i partiti di oggi non possono distruggere”. ”Siamo molto soddisfatti per l’accoglimento delle nostre proposte, che venivano da larga parete della societa’ civile. La soddisfazione non e’ solo delle fondazioni ma anche del mondo del no-profit”. Pietro Schlesinger commenta così la sentenza della Consulta sugli enti di origine bancaria. Soddisfazione per la sentenza della Consulta è espressa anche dal Forum del Terzo settore che in un comunicato afferma “Una vittoria della società civile. Le Fondazioni erano e rimarranno un patrimonio dell’intera società” ”La decisione – spiega il professore, uno dei massimi esperti di diritto e uno dei legale dell’Acri nella vicenda – e’ ricca e presenta molte particolarita’ sulle quali sara’ bene riflettere. Ma una cosa e’ essenziale – dice – il riconoscimento della natura privatistica delle fondazioni in via definitiva cosi’ come della piena autonomia”. La sentenza e’ importante – prosegue Schlesinger – ”perche’ viene incontro alla domanda di buona parte della societa’ che non voleva subire passivamente la distorsione per cui veniva privata di realta’ importanti che venivano snaturate”. Schlesinger dice inoltre di apprezzare la decisione della Corte sulla composizione degli organi di indirizzo e sul venire meno di tutto un impianto di ”imposizione pubblica”. All’organo di vigilanza – osserva – viene giustamente riconosciuto il potere di controllare il rispetto della finalita’ sociale degli enti, ma lascia la piena autonomia alle fondazioni. ”In ogni caso – conclude il professore – tutto il resto e’ conseguente. L’importante e’ aver riconosciuto la natura privata delle fondazioni e il fatto che non sono ausiliari del potere pubblico”.

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