Non profit

Al via il Comic Relief all’italiana. Ridere per far sorridere

Con due serate speciali e un’intera settimana dedicata, Cologno Monzese lancia la più grande operazione benefica della sua storia. Intervista a Leonardo Pasquinelli.

di Gabriella Meroni

E’ da marzo che Piersilvio non gli dà pace. Telefona, si informa, verifica, sprona. Leonardo Pasquinelli, che essendo uno dei direttori Mediaset è pur sempre un suo dipendente, ancorché amico, subisce il pressing e sbotta: “È impazzito, Piersilvio è impazzito. Questo progetto lo entusiasma, vuole che sia l?evento televisivo dell?anno?”. D?altra parte è stato proprio Piersilvio (Berlusconi, è ovvio) a lanciare l?idea, in una riunione dell?estate 2002, di una trasmissione sulla solidarietà “per completare il palinsesto”, come spiega Pasquinelli. Ora al debutto di quella trasmissione (che si chiama La fabbrica del sorriso, è piena di comici e va in onda in due serate, l?1 e l?8 ottobre), manca una manciata di giorni, e al quinto piano del palazzo delle produzioni di Cologno Monzese c?è fibrillazione. L?ufficio di Pasquinelli, 48 anni, livornese, produttore incaricato di dirigere la macchina che porterà alla diretta, è relativamente tranquillo. Alle pareti e sugli arredi, un miscuglio di tv e solidarietà: un poster di Martin Luther King e uno dei Simpson, un Telegatto e una targa di Amref, tre telecomandi e un angelo ligneo. Come si addice, del resto, alla nuova sfida che l?attende: varare la più grande raccolta fondi a scopo benefico della storia della televisione commerciale, in occasione della quale Mediaset (insieme a Medusa e Mondadori) ha dato vita a una onlus, Mediafriends, che si occuperà d?ora in poi proprio di creare speciali sulla solidarietà in televisione. Vita: La fabbrica del sorriso: sarà un successo se? Leonardo Pasquinelli: Se riusciremo a fare un bel programma, se il pubblico si divertirà, se faremo ascolti in linea con la media della rete. Vita: E se raccoglierete… Pasquinelli: Vuole una cifra? Eccola: puntiamo a raccogliere sette milioni di euro. Vita: Con il cast che mettete in campo rischiate di farcela. Pasquinelli: Effettivamente abbiamo avuto una risposta straordinaria da parte di tutti i comici. Vogliamo realizzare una maratona del sorriso, che scommetta sull?allegria anche per parlare di temi seri. Ci siamo ispirati a Comic Relief, lo show dei comici britannici che da venticinque anni raccoglie decine di milioni di sterline per il non profit. Con gli artisti di Zelig, Striscia la notizia, Le Iene, la Gialappa?s più qualche outsider di rango – Teocoli, Vianello e Mondaini, la De Filippi – contiamo di catalizzare l?attenzione del pubblico. Vita: Una scelta dettata solo dalla necessità di fare ascolto? Pasquinelli: Non solo. Abbiamo scelto i comici perché sono i più credibili. La gente si fida di loro. Prenda Striscia, Le Iene: fanno intrattenimento, ma anche informazione. Sono autorevoli. Vita: La fabbrica del sorriso destinerà la raccolta fondi ai progetti dedicati ai bambini di quattro organizzazioni: Cesvi, Abio, Lega del Filo d?oro e Amref. Con che criterio le avete selezionate? Pasquinelli: Mediafriends ha scelto la buona causa, i bambini che chiedono aiuto. Sui criteri di selezione dei progetti e delle realtà non profit ci siamo affidati anche all?aiuto di Vita comunicazione, un?agenzia indipendente che da anni lavora all?interno del Terzo settore. Suo anche il consiglio di allargare, una volta superata una certa quota di raccolta, la destinazione ad altri 10/15 microprogetti. Ovviamente speriamo di raccogliere tanti soldi da esaurire i progetti dei quattro prescelti, e quindi di sceglierne altri. Vita: Televisione commerciale uguale sponsor e televendite. Interromperete anche La fabbrica del sorriso con qualche siparietto commerciale? Pasquinelli: Ma no! I partner dell?iniziativa – Vodafone, Gs, Banca Intesa e Lottomatica – si accontentano della visibilità che avranno come raccoglitori di fondi insieme a noi. Si potrà donare infatti via sms, al supermercato, in banca e nelle ricevitorie del lotto. Ciascuno di loro poi effettuerà una donazione ulteriore a una delle quattro cause. Vita: Non è che volete emulare Telethon? Mediaset contro Rai anche in questo caso? Pasquinelli: Telethon è inarrivabile, ha un marchio forte e gode da anni dell?affetto del pubblico. Noi dobbiamo costruirci una credibilità. Sulle nostre reti c?era Trenta ore per la vita, che però era una produzione esterna. Adesso facciamo tutto in casa, coinvolgendo per una settimana tutti i nostri programmi. Così ha voluto Piersilvio. Vita: Ci tiene molto? Pasquinelli: Sta già proponendo altri progetti? Vita: Cioè? Pasquinelli: Dopo i comici, la musica. Un grande concerto con tutti i cantanti più famosi, qualcosa di mai visto. Gliel?ho detto, è impazzito.


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