Sostenibilità

Black out: chiedi il rimoborso di 25,82 euro

Alternative ed efficienza sono possibili

di Redazione

Possiamo pensare a una rete elettrica piu’ efficiente dove ognuno possa produrre e rivendere energia, e dove le fonti alternative abbiano un ruolo centrale? La risposta è “si”. Ci sono le tecnologie, da anni ormai, e ne sono prova i tanti esempi in giro per il mondo di produzione pulita e condivisa di energia elettrica. Il black out del 28 settembre 2003 fornisce gia’ all’attuale classe politica un forte alibi per costruire obsolete e inquinanti centrali termoelettriche a combustione di idrocarburi, senza fare il minimo accenno alle fonti di energia alternative e, soprattutto, a politiche indirizzate a una riduzione dei consumi. Nel frattempo noi cittadini possiamo farci valere rivendicando ciò che ci spetta ed organizzandoci per non subire ancora danni.

Nel primo caso (farsi rivalere) ricordiamo che per norma il gestore dell’erogazione del servizio, in caso di interruzione dello stesso per guasto oltre 90 minuti, deve corrispondere ad ogni utente l’importo di euro 25,82 da accreditare sulla bolletta successiva. Sarà bene che ogni utente lo ricordi al suo gestore (Enel, Acea, Aem, etc..) inviandogli una raccomandata A/R cosi’ come da modulo predisposto che si puo’ scaricare dal sito Cunegonda Italia, a cui puo’ aggiungere, in caso ci fossero danni e si fosse in grado di documentarli, la richiesta di risarcimento degli stessi, riservandosi, in caso contrario e se non dovesse rispondere entro 15 giorni, di adire le vie legali. Scarica il modulo in allegato al presente articolo.

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