Nidi famiglia, aziendali, micro, in casa: tante le possibilità esistenti per rispondere al bisogno di accudire i più piccoli da tre mesi a tre anni.
Ecco come fare per aprirne uno. L?asilo nido aziendale viene aperto da un imprenditore per i figli dei dipendenti, può essere gestito direttamente o affidato a specialisti del settore con varie formule, come il franchising,a marchi noti. Si può scegliere se usufruire di sovvenzioni pubbliche (spesso con il vincolo di una quota/posti ai bambini del territorio). La domanda per i finanziamenti scade il 10 ottobre (decreto 16/5/03 ? G.U. n. 198 del 27 agosto 03). Aprire un nido è diventato semplice, ma solo se si sta al di sotto dei 10 bambini. Fino a 7 piccoli è possibile creare un nido in casa, seguendo uno dei tanti corsi che rilasciano l?abilitazione. In Lombardia, per esempio, i nidi-famiglia (l.r. 23/99) li può aprire chiunque e per le educatrici ci sono corsi di abilitazione regionale. Sopra i 10 bambini, invece, è necessario rispettare alcuni standard previsti per tutti gli asili nido italiani (anche quelli pubblici).
La Federazione opere educative della CdO organizza corsi per educatrici e gestori di nidi-famiglia, che mirano a far crescere la consapevolezza della funzione educativa. La Foe (tel. 02.67199016 ? segreteria@foe.it) organizza anche lezioni di specializzazione. Tra le realtà nate grazie alla nuova normativa c?è Baby Planet: un progetto dell?Istituto Cortivo che coinvolge gli ex allievi dei corsi per operatori socio assistenziali per l?infanzia (ISTITUTO CORTIVO).
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