Mondo

Adozioni: tre regioni a confronto

Emilia-Romagna, Toscana e Veneto riunite da domani a Bologna per confrontarsi sulle scelte e sui servizi a sostegno dell'accoglienza dei minori

di Benedetta Verrini

S’intitola ”Adozione in movimento”, ed è il seminario che si svolgera’ domani, a Bologna, con protagonisti oltre 250 tra amministratori, operatori, responsabili dei Servizi territoriali, rappresentanti degli enti autorizzati e del Tribunale per i minorenni ed altri professionisti. L’obiettivo è un confronto per le scelte qualificanti ed innovative in materia di adozione avviate in Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. Il seminario, che sara’ aperto alle ore 9,30 da una relazione dell’assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna Gianluca Borghi, si svolgera’ al mattino in plenaria e sara’ articolato nel pomeriggio in tre sessioni di lavoro. Le tre Regioni coinvolte sono tra quelle che hanno maggiormente curato il processo di riorganizzazione dei servizi per l’adozione, compiendo un percorso parallelo ma caratterizzato anche da opzioni differenti. L’applicazione del principio di sussidiarieta’, sancito dalla convenzione dell’Aja (1993) e sottoscritta da un numero crescente di nazioni, comporta che si pervenga all’adozione internazionale solo dopo che siano esauriti tutti i tentativi per consentire che i bambini in difficolta’ rimangano nella propria famiglia di origine o vengano affidati od adottati nel proprio Paese. Ne consegue che i bambini dichiarati disponibili per l’adozione internazionale tenderanno a diminuire, ad essere piu’ grandicelli e maggiormente portatori di problemi che in passato. Per le coppie candidate all’adozione cio’ comporta anteporre al proprio desiderio di avere/scegliere un figlio, la disponibilita’ ad offrirsi come genitori per quei bambini che nel proprio paese non abbiano potuto godere di un ambiente familiare idoneo alla crescita, e che saranno loro proposti dall’autorita’ competente. Per queste coppie disposte ad una scelta cosi’ impegnativa va quindi offerto il massimo sostegno, perche’ l’iter adottivo non sia un percorso ad ostacoli ma una successione di tappe che, col sostegno di un sistema di servizi qualificato e integrato, ne accrescano consapevolezza e competenza. Nel 2002 risultano avviate dai servizi territoriali 705 istruttorie ed adottati 241 bambini, e nel triennio 2000-giugno 2003 ben 1.753 coppie sono state dichiarate idonee per l’adozione internazionale in Emilia-Romagna.


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