Non profit

2003, sarà un autunno molto freddo

Il 2003, anno dedicato alle persone con diversa abilità, si sta lentamente consumando.

di Franco Bomprezzi

Settembre, andiamo. Ma dove? La sensazione, sgradevole, è che il 2003, dedicato dall?Unione europea alle persone con disabilità, si stia lentamente consumando in una estenuante serie di convegni, grandi, medi e piccoli. Si salverà, forse, una certa progettualità che è stata favorita e faticosamente finanziata mettendo insieme le poche risorse pubbliche, europee e governative, a disposizione. I frutti di questi progetti, destinati soprattutto a fare da start-up a qualche iniziativa sparsa nel territorio, si vedranno probabilmente a partire dall?anno prossimo. Ma nel frattempo non viviamo in un?isola felice. La legge finanziaria che ci attende rischia di essere una minaccia incombente più di altre volte. Si sente spesso parlare di ?giro di vite sulle pensioni di invalidità? e io credo che questo slogan stia suscitando un misto di ilarità e di preoccupazione in tante famiglie italiane, che sanno bene di che cosa stiamo parlando, ossia di cifre del tutto inadeguate a garantire perfino la sopravvivenza. La scuola, al di là delle dichiarazioni ripetute, difficilmente potrà garantire condizioni migliori di integrazione scolastica, e sarà già tanto se, giocando in difesa, i genitori riusciranno a strappare un mantenimento dei servizi in atto. Il finanziamento dei servizi socio sanitari, previsti dalla legge di riforma 328, è oggetto di continua trattativa fra Regioni e governo. L?inserimento lavorativo, previsto dalla legge 68, si scontra ora con una situazione economica generale nella quale non solo i disabili, ma tutti, faticano a trovare nuova occupazione. Le associazioni delle persone disabili si muovono con grande prudenza e con saggio realismo, cercando intese trasversali e interlocutori disponibili ad approfondire le questioni, ma l?impressione è che purtroppo il peso complessivo di questo mondo sia insufficiente a reggere l?impatto con una stagione di fermenti sociali, nella quale è assai probabile che vinca (o almeno pareggi) chi riesce a far sentire la voce più grossa, anche in termini elettorali. Si annuncia, è amaro dirlo, un autunno molto freddo.


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