Animali

Orso ucciso, gli animalisti lanciano un mail bombing

A meno di due giorni dall’uccisione di M90 la Lega anti vivisezione-Lav invita a scrivere al ministro dell’ambiente Pichetto Fratin per chiedere di “arginare la furia sanguinaria del presidente della provincia autonoma di Trento”. Intanto sabato 10 febbraio è in programma una manifestazione a Trento

di Antonietta Nembri

A meno di 48 ore dall’uccisione di M90, l’orso ucciso a breve distanza di tempo dalla pubblicazione del decreto che autorizzava la sua soppressione gli animalisti della Lav si stanno muovendo con azioni di sensibilizzazione e protesta. 

Da parte sua il vicepresidente nazionale e responsabile Lav di Trento, Simone Stefani dichiara: «Il sangue non è mai la risposta giusta: ce lo dimostra la storia, ce lo confermano i fatti. L’unico modo per garantire convivenza tra umani e animali selvatici è la conoscenza, l’educazione al rispetto della natura e del mondo animale. Solo così potrà essere garantita la sicurezza dei cittadini del Trentino e delle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno attraversano i suoi boschi». 

Il mail bombing

Come primo gesto Lav lancia un mail bombing per chiedere al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin di – si legge in una nota – «arginare la furia sanguinaria del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti». L’invito rivolto a chiunque abbia a cuore la vita degli orsi è quello di partecipare compilando il form a questo link.  

Alla Lav ribadiscono inoltre che l’uccisione e le modalità con cui si è consumata la morte di M90 sono un fatto gravissimo, l’ennesimo. È stata un’esecuzione in tempi rapidi, pressoché contestuale all’emissione del decreto di uccisione, mirata ad impedire alle Associazioni e alla società civile, che seguono l’operato del presidente Fugatti, di ricorrere al Tar in difesa della vita dell’orso. 


«Questa uccisione non aumenta in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini» aggiunge Stefani. «M90 è stato ucciso perché considerato confidente, e lo era diventato perché aveva a disposizione cassonetti aperti ovunque. Quindi a causa di ritardi nell’attuazione di politiche di convivenza con i grandi carnivori».  

Fermiamo l’escalation contro gli orsi

Stefani conclude il suo commento dichiarando la preoccupazione di tutti gli animalisti: «Siamo molto preoccupati: Fugatti ha intrapreso una strada lastricata del sangue di orsi che hanno l’unica colpa di vivere da orsi, cercando cibo e girovagando per i boschi. Il precedente è stato creato, ora è necessario fermare l’escalation della strage, prima che sia troppo tardi».  

In piazza a Trento sabato 10 febbraio

L’organizzazione inoltre, aderisce alla manifestazione organizzata da Stop Casteller in programma per sabato 10 febbraio a Trento, ore 14, partenza da Piazza Dante, in ricordo di M90 e a tutela degli orsi, per liberare Jj4 che sta scontando l’ergastolo al Casteller.  Per Jj4 del resto Lav è pronta a occuparsi del suo trasferimento in un santuario in Romania (ne avevamo scritto qui).

In apertura photo by Federico Di Dio photography on Unsplash

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