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Accessibilità: il ddl Stanca in Parlamento martedì
Inizia il cammino parlamentare del disegno di legge per l'abbattimento delle barriere virtuali. Stanca: "Obiettivo l'approvazione entro l'anno"
Le nuove tecnologie informatiche diventano strumento di inclusione sociale e lavorativa per i disabili e per questo saranno contraddistinte da un “bollino blu”.
Il disegno di legge d’iniziativa del ministro per l’Innovazione e Tecnologie, Lucio Stanca per abbattere le barriere virtuali che i disabili incontrano nell’accesso agli strumenti informatici, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 aprile debutterà in Parlamento martedì prossimo, lo ha annunciato a Legnano il ninistro Lucio Stanca. Nell’ “Anno europeo dei disabili”, con il concerto dei ministri della Comunicazione, delle Pari Opportunità, della Funzione Pubblica, dell’Economia e Finanze, del Lavoro e Politiche Sociali, il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che – ha spiegato lo stesso Stanca – “intende favorire l’accesso dei disabili all’ICT-Innovation and Communication Technology, ossia ai mezzi che sono alla base della Società della Informazione, evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione forse ancora più pericolose di quelle tradizionali e, anzi, promuovendo l’uso delle medesime come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e delle esclusioni, oltre che di miglioramento della qualità della vita”.
Il provvedimento governativo si pone, tra gli obiettivi, anche quello di rendere accessibili i siti internet (solo il 3% in Italia è attualmente fruibile da parte dei disabili) e, comunque, tutti i “rapporti telematici” tra cittadini e Pubblica Amministrazione, comprendendo anche i soggetti che erogano pubblici servizi.
Tra l’altro, per la prima volta, un provvedimento di legge definisce ed individua espressioni quali “accessibilità informatica” e “tecnologia assistiva”.
Illustrando alcuni dei punti principali del disegno di legge, Stanca ha spiegato che per gli enti pubblici che acquistano materiale informatico, sarà oggetto di adeguata considerazione nella valutazione dell’offerta tecnica, il criterio dell’accessibilità, ossia la possibilità di erogare servizi e fornire informazioni fruibili senza discriminazioni derivanti da disabilità.
Le amministrazioni pubbliche, tra l’altro, non potranno stipulare contratti per la realizzazione o la modifica di siti Internet se gli stessi non rispetteranno i requisiti di accessibilità contenuti nel DPCM, di prossima emanazione, che stabilirà anche i diversi livelli di accesso, le metodologie tecniche e i relativi programmi di valutazione per la verifica della stessa accessibilità.
In relazione alla concessione di contributi pubblici statali per l’acquisto di materiale informatico da parte di privati, il disegno di legge Stanca prevede che il possesso dei requisiti di accessibilità costituirà criterio preferenziale e condizione necessaria quando il materiale sia specificamente destinato ai disabili.
“L’obiettivo – gha sottolineato Stanca – è l’approvazione entro l’anno. Conto su un consenso trasversale. Sarebbe un segno di grande civiltà”.
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