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Blix: “in Iraq non ci sono armi chimiche”

Secondo l'ex capo degli ispettori dell'Onu sarebbero state distrutte già 10 anni fa

di Redazione

L’ex capo degli ispettori dell’Onu, Hans Blix, dice ora di credere che l’Iraq si sia disfatto delle proprie armi di distruzione di massa dieci anni fa, ma che Saddam aveva fatto finta di averle ancora. Blix, che e’ stato recentemente nominato governatore dello stato australiano della Tasmania, in passato aveva difeso la decisione degli Stati Uniti di invadere l’Iraq. ”Sono sempre piu’ convinto che Baghdad abbia distrutto le proprie armi chimiche durante l’estate del 1991, come ha sostenuto.”, ha detto Blix dalla Svezia a una radio australiana che lo ha intervistato. ”Piu’ tempo passa e meno prove troveranno”. Nel ’91, l’Agenzia per l’Energia Atomica dell’Onu scopri’ in Iraq cio’ che defini’ un programma segreto per l’armamento nucleare, e i suoi ispettori passarono i successivi dieci anni a rastrellare il paese per sradicare il programma, nonostante le proteste del governo iracheno, che sosteneva di aver distrutto il proprio armamento. La determinatezza di Hans Blix, australiano, a cercare prove dell’esistenza di armi chimiche creo’ forti scontri con il governo di Baghdad, che ripeteva di non averne, e che gli ispettori erano utilizzati dagli Stati Uniti come spie. A marzo di quest’anno l’invasione americana e inglese. A guerra finita, e dopo oltre cinque mesi di ricerche, i 1.500 esperti americani non hanno trovato traccia delle armi. ”All’inizio gli americani parlavano di armi di distruzione di massa in maniera concreta, poi il riferimento era a programmi di distruzione di massa – ha detto ancora Blix – Forse alla fine troveranno qualche documento che li interessa”. Il governo americano ha ripetuto recentemente che sara’ necessario molto tempo prima di trovare le prove del programma nucleare iracheno.


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