Animali

M90 è stato giustiziato! Il grido di dolore degli animalisti

A poche ora dalla pubblicazione del decreto di uccisione l’orso è stato ucciso. «La violenza di Fugatti passa ai fatti: mentre pubblicavano il decreto di uccisione erano già pronti con le carabine per impedirci di difendere l'orso!», scrive la Lega anti vivisezione che, per bocca di Massimo Vitturi, responsabile area selvatici dell’organizzazione annuncia: «Non ci fermeremo di fronte agli ammazza selvatici»

di Antonietta Nembri

È iniziata ufficialmente la strage degli orsi trentini a firma del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Sono queste le prime parole della nota diffusa dalla Lega anti vivisezione subito dopo l’uccisione di M90, il plantigrado colpevole di essere diventato “confidente”.

A due ore dalla pubblicazione del decreto di uccisione, è arrivata la notizia che la condanna a morte di M90 era già stata eseguita. Sottolinea la nota

«Una vera e propria esecuzione»

«Si tratta di una vera e propria esecuzione, e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti» ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della Lav, che ha aggiunto «tutto questo è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre».

Lav: non ci fermeremo

«Ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al Tar contro la sua condanna a morte, ma non ci fermeremo di fronte agli “ammazza selvatici”: oggi è il giorno del dolore, ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione», ha continuato Vitturi.  


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«Questa uccisione non aumenta in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini, questo sia chiaro. M90 è stato ucciso perché considerato confidente, e lo era diventato perché aveva a disposizione cassonetti aperti ovunque» ha concluso Vitturi.

Mancano i cassonetti anti-orso

Lo stesso Ispra infatti sollecitava da tempo la Provincia di Trento a installare i cassonetti anti-orso, quando è già noto che la loro messa in opera terminerà solo nel 2028 per ammissione della ex assessora Zanotelli, ovvero – sottolineano alla Lav – con ben 24 anni di ritardo da quando la Provincia ha preso in mano la gestione degli orsi sul suo territorio.

Quanti orsi saranno nel frattempo stati resi colpevolmente confidenti dalla mancata gestione delle fonti alimentari da parte dell’amministrazione provinciale?  

Appuntamento il 10 settembre a Trento

La Lav sarà presente in piazza Dante a Trento, sabato 10 febbraio dalle ore 14 alla manifestazione organizzata da Stop Casteller in difesa degli orsi e contro la politica ammazza orsi di Fugatti, in ricordo di M90.

In apertura photo by Andy Holmes on Unsplash

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