Famiglia

Minori: per stranieri non accompagnato necessarie nuove regole

Lo chiede Save the Children

di Redazione

?E? assolutamente necessario trovare nuove procedure di decisione dei rimpatri dei minori stranieri non accompagnati. L?attuale sistema in vigore in Italia non assicura che venga sempre scelta la soluzione migliore per il minore?. Queste le conclusioni di Carlotta Sami di Save the Children Italia intervenuta  oggi alla Seconda Conferenza internazionale su minori separati e traffico a Vilnius (Lituania).   ?Il sistema italiano presenta senza dubbio diversi aspetti positivi. Innanzitutto la legge sull?immigrazione e il diritto d?asilo proibisce l?espulsione dei minori separati, ad eccezione dei casi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato. Il rimpatrio (decisione diversa dall?espulsione) del minore può essere invece deciso dalla Commissione per i minori stranieri del Ministero del Welfare. In 60 giorni la Commissione deve verificare le condizioni della famiglia d?origine e decidere se il rimpatrio sia la decisione più giusta per il minore. Non sempre questa procedura si rivela efficace: spesso la Commissione è influenzata dalle politiche del Governo contro l?immigrazione clandestina. Save the Children ritiene che solo un organismo completamente indipendente dall?esecutivo possa assicurare una reale imparzialità?.   A conferma di questa posizione Save the Children cita uno studio del Servizio sociale italiano internazionale su un campione di 256 minori albanesi rimpatriati tra il 1998 e il 2000. All?inizio del 2001 soltanto 98 di loro erano ancora in Albania e soltanto 6 (il 2 per cento) avevano trovato lavoro. Il dato più significativo è che 155 ragazzi (60 per cento del totale) erano emigrati di nuovo, quasi tutti in Italia. Alcuni erano già stati rimpatriati due o tre volte. Una volta tornati in Italia, spesso alla ricerca disperata di un lavoro, i ragazzi diffidano delle strutture sociali che li hanno rimpatriati e finiscono spesso per  legarsi a gruppi criminali.    ?Il rimpatrio deve divenire un?alternativa solo per un numero limitato di minori. Bisogna tenere conto che questi ragazzi vengono rimpatriati quasi sempre contro la loro volontà Per rendere questa procedura davvero efficace e giusta, dovrebbe essere necessario il consenso del minore e della sua famiglia. E? altresì indispensabile pensare a programmi di reinserimento che coinvolgano anche i familiari del minore?.    


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