Migranti

Il cammino delle diaspore nella cooperazione allo sviluppo

In vista della quinta edizione del Summit nazionale delle Diaspore per la cooperazione internazionale allo sviluppo, il presidente Associazione Le Réseau, membro del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, ripercorre il percorso che ha portato alla nascita di gruppi di lavoro e summit su migrazioni e sviluppo. Quello in programma all’Auditorium Antonianum a Roma, sabato 10 febbraio si preannuncia ricco di novità, incontri, dibattiti e confronti

di Cleophas Adrien Dioma

Quinta edizione del Summit Nazionale delle Diaspore per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Ricco di novità, incontri, dibattiti e confronti, è programmato all’Auditorium Antonianum a Roma, sabato 10 febbraio.

Il 5° Summit è il coronamento di sette anni di intenso lavoro che, partito da un’idea iniziale di poche e visionarie persone, è riuscito a coinvolgere, fin dal 1° Summit del 2017, i principali soggetti pubblici e privati della cooperazione italiana intorno alla valorizzazione del protagonismo delle organizzazioni delle diaspore nei processi di sviluppo. 

Nasce il coordinamento italiano delle diaspore

È stato un cammino che si è intrecciato con l’esigenza di istituire una rete di realtà diasporiche interessate alla cooperazione allo sviluppo. Tale necessità è stata avvertita nel Gruppo di lavoro “migrazioni e sviluppo” del Cncs (Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo) fin dalla sua nascita nel 2016 e si è concretizzata con la costituzione ufficiale del Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale il 6 dicembre 2023.

Una data da ricordare. Una rete nazionale, nuova per l’Italia, formata dalle associazioni attive in nove reti regionali impegnate in attività di cooperazione allo sviluppo e di educazione alla cittadinanza globale.

Bertrand Honoré Mani Ndongbou è il neo presidente del Coordinamento nazionale. Di origini camerunese, è coordinatore della rete Lazio: «Abbiamo portato a compimento una tappa importante per le organizzazioni delle diaspore e delle nuove generazioni con la costituzione del Coordinamento per la cooperazione internazionale allo sviluppo. Saremo la loro rappresentanza e la loro voce, a livello istituzionale e politico, sui temi dello sviluppo sostenibile e dei partenariati nella cooperazione internazionale».  

Ana Auxiliadora Estrela è la neo vice-presidente. Di origini brasiliane, coordina la rete Puglia. Non nasconde le «difficoltà incontrate in questo cammino unitario” ma ci tiene ad evidenziare la ricchezza della composizione del network, “gruppo eterogeneo, di persone di diverse nazioni, diverse culture, con diverse tradizioni e anche diversi percorsi politici e associativi, che in varie forme già sono protagonisti della cooperazione».


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Il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la cooperazione internazionale si è costituito quindi su basi che possono esser considerate solide, con alle spalle anni di lavoro, contatti, proposte, formazione, organizzazione, collaborazione con ong, istituzioni territoriali e nazionali.

Una storia che merita di essere ricordata

Varie e sistematiche sono state, negli anni, le iniziative per dare robuste fondamenta alla realizzazione dell’idea. Riassumerle brevemente non esprimere compiutamente tutto l’impegno e la dedizione che ne hanno garantito la continuità e il successo, riuscendo a superare difficoltà e incomprensioni, a capirsi e a progettare insieme. Ma è certamente un esercizio utile, anche solo per ricordare e memorizzare le tappe principali di questo percorso.   

18 novembre 2017. Primo Summit Nazionale delle Diaspore, Roma, Centro Congressi Frentani, preceduto da un lavoro coordinato dall’associazione Le Réseau, il Cespi e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che ha portato alla mappatura di 180 associazioni delle diaspore interessate in sette città italiane; la realizzazione nelle stesse città di momenti formativi e occasioni di confronto con ong sui temi della cooperazione; incontri con un’ottantina di imprenditori. Si è trattato della prima fase di un percorso (“Progetto Summit delle Diaspore”) lanciato nel maggio 2017 e finanziato dall’AICS con Fondazione Charlemagne e Fondazione For Africa Burkina Faso.

Biennio 2018-2019. Nella seconda fase del percorso sono stati realizzati incontri con associazioni e imprenditori espressione delle diaspore in 12 città italiane, spesso impegnati in iniziative di solidarietà e sviluppo con le regioni d’origine; moduli di formazione frontali e a distanza; eventi culturali nei territori; un sito web di informazione. Le attività si sono svolte a Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Cagliari, Palermo. 

15 dicembre 2018 – Secondo Summit Nazionale delle Diaspore, Milano, Palazzo Reale, in partnership con il Comune. 

14 dicembre 2019 – Terzo Summit Nazionale, Roma, Centro congressi Angelicum, Pontifica Università Tommaso d’Aquino. 

2020 la conferenza nazionale va online

24 Ottobre 2020 – Conferenza Nazionale, online per il Covid19. Sono state individuate 7 reti regionali (Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige, Sardegna) con più di 100 associazioni diasporiche interessate ai progetti di cooperazione internazionale.

2021–2024 Per coinvolgere maggiormente le associazioni e consolidare le reti regionali, la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo e l’Aics promuovono, con l’Oim, Organizzazione internazionale delle migrazioni, e con l’associazione Le Réseau, attiva fin dall’inizio nel processo di valorizzazione delle diaspore, il progetto triennale “Draft the Future! Towards a Diaspora Forum in Italy”, finalizzato all’accompagnamento, la formazione, le competenze, le sinergie e la nascita del Forum nazionale delle diaspore per dare loro voce all’interno del sistema italiano di cooperazione internazionale.  

4 febbraio 2023 – Quarto Summit Nazionale, Roma, Centro Congressi Angelicum, Pontifica Università Tommaso d’Aquino. Sono stati presentati i materiali prodotti nell’ambito del progetto Draft the future e approfonditi temi quali: le diaspore nelle politiche pubbliche per la costruzione di partenariati multilivello, il loro ruolo nell’intercultura e nell’educazione alla cittadinanza globale, come nella sostenibilità ambientale nell’ambito della cooperazione e dell’agenda 2030.  

6 dicembre 2023 – Nasce ufficialmente il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale, rete formata dalle oltre 100 associazioni che hanno partecipato al percorso “Draft the future”, presenti in nove reti regionali (Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Trentino Alto-Adige) e impegnate in attività di cooperazione allo sviluppo e di educazione alla cittadinanza globale. 

Nuovi attori per la cooperazione internazionale

Sono i nuovi attori della cooperazione internazionale per lo sviluppo umano e sostenibile, che la legge 125 del 2014 ha voluto riconoscere come soggetti che partecipano a pieno titolo all’attuazione delle politiche di cooperazione dell’Italia ed alla costruzione di partenariati paritari, a partire dai paesi di origine, a mutuo vantaggio e reciproco progresso e a rafforzamento delle relazioni di pace. Il Coordinamento nazionale rappresenta, come ha ben espresso Laurence Hart, direttore per il Mediterraneo dell’OIM, “una buona pratica italiana alla quale l’Europa può ispirarsi”. Le diaspore, che abbiano radici africane, latino-americane, europee o asiatiche, sono protagoniste per la loro caratteristica di ponte verso i Paesi e le realtà d’origine.

10 febbraio 2024 – È la nuova data da memorizzare, che aprirà il Quinto Summit Nazionale delle Diaspore.

Un lungo cammino. Un bel e fruttuoso cammino.

Cleophas Adrien Dioma, è presidente dell’Associazione Le Réseau, membro del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo

Immagini da Ufficio stampa

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