Responsabilità d'impresa
Invitalia: stop in tre anni alla disparità salariale tra donne e uomini
Nel Piano strategico al 2026, l’Agenzia pubblica nata per attrarre gli investimenti vuole rendersi più attrattiva: basta differenze di stipendio in base al genere, riduzione dei consumi nei processi interni, più attività per giovani imprenditori e start up innovative
Ridurre la disparità salariale tra donne e uomini. Mitigare l’impatto ambientale delle attività. Lavorare con la massima trasparenza. Rispondere alle esigenze ambientali e sociali delle comunità con un approccio innovativo. Sono i principali obiettivi annunciati da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, nel piano strategico di sviluppo sostenibile appena presentato. L’ente pubblico, di proprietà del Ministero dell’economia, ha vergato un documento con tredici impegni e 34 obiettivi fino al 2026.
Impatti sociali
Per quanto riguarda gli impatti sociali, Invitalia si impegna a ridurre la disparità salariale tra donne e uomini in tutti i livelli di inquadramento, fino a scendere all’1% di differenza. Inoltre, si impegna a ridurre del 20% il divario tra i redditi più alti e più bassi dei dipendenti. Con l’obiettivo di favorire sempre di più la diversità e l’inclusione, si impegna inoltre ad aumentare la presenza di donne nei ruoli manageriali e a sviluppare progetti di inserimento lavorativo di persone in condizione di difficoltà socio-economiche.
Con le imprese
Per quanto riguarda gli impatti sulle imprese, Invitalia vuole potenziare ulteriormente l’Open innovation, attraverso servizi che puntino a facilitare il business matching tra startup e grandi imprese. Inoltre, si impegna a sostenere l’imprenditoria innovativa e sostenibile, supportando con i suoi servizi di accompagnamento un numero sempre maggiore di donne e giovani che vogliono fare impresa e i progetti orientati a modelli di business sostenibili.
Impatti ambientali
Per quanto riguarda gli impatti ambientali, Invitalia si impegna a continuare a ridurre i consumi di carta stampata, fino ad arrivare all’80% e ad attuare una strategia di riutilizzo dei rifiuti di plastica e materiale elettrico ed elettronico. Si impegna inoltre ad adottare criteri Esg (Environmental, Social, Governance)nella selezione dei fornitori e a sviluppare un modello di analisi dei flussi finanziari gestiti secondo i criteri della classificazione delle attività economiche sostenibili adottati dall’Unione Europea, così da poter tracciare e valutare il contributo al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Governance
Gli impegni presi dall’ente sono rilevanti anche sul fronte della governance: garantire la massima trasparenza e combattere la corruzione, anche attraverso la formazione, la digitalizzazione e l’adozione di tecnologie innovative. L’Agenzia si assume l’impegno di favorire, accrescere e diffondere la cultura della sostenibilità tra tutti gli stakeholder esterni, inclusi imprese, pubbliche amministrazioni e fornitori. Inoltre, al suo interno, con lo stesso obiettivo, vuole sviluppare un sistema di incentivazione economica del proprio management collegato al raggiungimento degli obiettivi Esg e implementare politiche di formazione per lo sviluppo delle competenze sulla sostenibilità dei dipendenti della holding e di indirizzo degli organi amministrativi delle sue partecipate.
Foto in apertura di Amy Hirschi su Unsplash
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