Salute&Lavoro

Sanofi: supporto ai lavoratori con tumore

Il programma "Cancer & Work: Acting Together" è rivolto a chi ha una diagnosi di cancro, assicura retribuzione al 100% intatta, comprensiva di tutti i benefit sino a dodici mesi, e uno spazio di condivisione con colleghi appositamente formati

di Redazione

I dipendenti Sanofi affetti da cancro o altre malattie critiche, oltre ad avere dall’azienda il pieno sostegno economico, potranno usufruire di piena flessibilità nei tempi e nelle modalità di lavoro per gestire al meglio il decorso della propria malattia. Questa iniziativa, chiamata Cancer & Work: Acting Together, garantisce sostegno ai lavoratori cui viene diagnosticato un tumore o un’altra malattia particolarmente critica. Il programma si rivolge a tutti i dipendenti di Sanofi nel mondo e si articola in diverse forme di supporto sociale, emotivo ed economico, assicurando ai collaboratori di mantenere il proprio posto di lavoro, retribuzione al 100% intatta, comprensiva di tutti i benefit sino a dodici mesi, indipendentemente da ruolo e dislocazione geografica.

«Questo programma è frutto di una cultura aziendale che mette al centro la persona, il suo percorso professionale e di vita, le sue forze ma anche le sue fragilità. Una malattia critica come il tumore stravolge la vita di una persona e della sua famiglia e spesso coinvolge direttamente anche i colleghi e l’organizzazione» ha dichiarato Laura Bruno Italia & Malta People & Culture Director, Sanofi. «Come azienda abbiamo voluto mettere in campo tutte le risorse necessarie per aumentare la consapevolezza verso questo tema e dare il più ampio supporto possibile. In Italia, da anni abbiamo previsto permessi integrativi finalizzati all’assistenza a familiari non autosufficienti o che devono gestire patologie critiche. Il team di persone dedicato a questo programma ha inoltre implementato le forme di supporto già previste a livello globale dal Programma, rivedendo il pacchetto di esami previsti nel check up biennale previsto per tutti i nostri dipendenti e aggiungendo una serie di marcatori tumorali utili a intercettare per tempo la malattia».

Le origini dal basso

L’iniziativa è nata nel 2017 in Francia come spazio di ascolto e condivisione creato grazie ad alcuni dipendenti che avevano avuto una diagnosi di cancro o avevano avuto colleghi ammalati e si è via via ampliata fino a diventare una rete di 27 team con una rappresentanza di ogni sito francese Sanofi, 150 membri che condividono feedback e best practice, più di 350 dipendenti ad averne beneficiato (42% dipendenti malati, 30% assistenti, 28% dirigenti).


Cosa prevede il programma

I dipendenti Sanofi affetti da cancro o altre malattie critiche, oltre ad avere dall’azienda il pieno sostegno economico, potranno usufruire di piena flessibilità nei tempi e nelle modalità di lavoro per gestire al meglio il decorso della propria malattia. Pur con alcune diversità legate al paese, il programma prevede inoltre un supporto emotivo fornito da un team di colleghi volontari appositamente formati negli scorsi mesi per aiutarli ad affrontare l’impatto che la diagnosi, il percorso di cura e il ritorno al lavoro può avere su di loro. Molti membri del team di volontari hanno vissuto un’esperienza con il cancro in prima persona o al fianco di una persona cara; viene così a crearsi uno “spazio” dedicato e protetto di confronto, condivisione e supporto che va ad aggiungersi al servizio esterno di supporto psicologico a disposizione di tutti i dipendenti dei Paesi in cui Sanofi opera, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Il lavoro: spesso il prezzo da pagare al cancro

Tra tutte le patologie croniche, il cancro è quella che registra il maggior tasso di perdita del lavoro. I dati mostrano che il rischio di perdere il lavoro nell’Ue aumenta di 1,4 volte dopo una diagnosi di cancro. Secondo un articolo pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, negli Stati Uniti oltre il 40% dei sopravvissuti al cancro che avevano un lavoro al momento della diagnosi o dopo di essa subisce cambiamenti occupazionali legati al cancro.

In un recente sondaggio Harris condotto l’anno scorso negli Stati Uniti da Cancer & Careers, il 35% ha dichiarato che in generale i malati di cancro devono affrontare lo stigma sul posto di lavoro. Tuttavia, lo stesso studio ha rivelato che il 78% ritiene che le persone a cui è stato diagnosticato un tumore e che ricevono sostegno dal proprio datore di lavoro abbiano maggiori probabilità di prosperare sul posto di lavoro.

Foto di Rodeo Project Management Software su Unsplash

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