Sostenibilità

Sono solo 44 le imprese italiane amiche dell’ambiente

A conquistare invece la palma del paese a piu' alto tasso di imprese eco-compatibili e' il Giappone

di Gabriella Meroni

Sono ancora troppo poche le aziende italiane ‘amiche’ dell’ambiente. Secondo l’ultimo dato della Commissione Europea, tra piccole, medie e grandi solo 44 imprese (Confindustria ne conta 107mila e Confartigianato 1mln800mila) del nostro Paese adottano una gestione ambientalmente compatibile per uso di energia, produzione rifiuti o emissioni in atmosfera secondo le norme sancite dal sistema Emas. Settima, dunque, nell’Unione, l’Italia e’ nettamente staccata per eco-sviluppo dalla Germania che si attesta al primo posto in Europa con 2.148 siti registrati Emas (sui 3.122 Ue) e pari al 68,8% delle sue imprese, seguita, sempre in Europa, da Austria con 254 siti (pari all’8,1%) e Svezia con 183 (5,9%). A conquistare invece la palma del paese a piu’ alto tasso di imprese eco-compatibili e’ il Giappone con oltre 8mila certificazioni Emas, mentre gli Usa oscillano tra il quarto ed il quinto posto. Ma come mai le imprese italiane dimostrano ancora scarsa attenzione alla tutela ambientale? ”Molto dipende dai tortuosi vincoli burocratici e dalla mancanza di adeguati incentivi da parte delle Regioni. Nel ’97 solo un’impresa del nostro Paese aveva ottenuto la registrazione Emas, piu’ restrittiva della ISO14000 e, in quasi 4 anni, regioni come Emilia Romagna e Lombardia hanno registrato passi avanti consistenti grazie proprio a norme locali di snellimento burocratico e incentivazioni alle imprese” spiega Stefano Grassi, esperto di problemi ambientali e sicurezza nei posti di lavoro. ”Il ruolo delle Regioni in questa situazioni e’, quindi, sempre piu’ cruciale” aggiunge Grassi. Rimanendo in ambito nazionale, sono la Lombardia e l’Emilia Romagna le regioni italiane a registrare uno sviluppo produttivo piu’ eco-compatibile, rispettivamente con 14 (pari al 31,81% delle imprese presenti sul territorio) e 11 (25%) aziende certificate Emas, mentre al terzo posto si attesta il Veneto con 6 siti certificati (13,63%). Dominante, inoltre, il ruolo del Nord che vede l’83% delle imprese registrate Emas, rispetto al Centro (12%) ed al Sud (5%). Nella tipologia di impresa, sono il 72% delle grandi imprese a avere una registrazione Emas, contro 19% delle medie, e il 7% delle piccole, con in testa le aziende del settore chimico (14 pari al 33%), energetico (8 pari al 19%) e meccanico (5 pari al 12%). Ultime della lista per gestione eco-compatibile le imprese alimentari (3 pari al 7%) e dei rifiuti (2 pari al 5%).


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