Formazione

Droga: in Svizzera “curano” i cocainomani col Ritalin

Lo prevede una sperimentazione che partirà a Berna e Basilea

di Gabriella Meroni

Nuova prima mondiale in Svizzera sul fronte della tossicodipendenza: da ottobre partirà a Berna e Basilea un progetto pilota nel corso del quale a 60 volontari consumatori di cocaina verrà somministrato il Ritalin, il farmaco a base di metilfenidato che si trova nella stessa tabella di classe dell’anfetamina, degli oppiacei, dei barbiturici e della stessa cocaina.
Di questo farmaco si è parlato più volte negli ultimi anni a proposito della prescrizione ai bambini che soffrono di disturbi dell’attenzione.
I risultati dell’esperimento, che si protrarrà per tre mesi, saranno disponibili nel 2005, ha affermato Christoph Burki, medico attivo nel programma di somministrazione controllata di stupefacenti a Berna, all’agenzia di stampa svizzera Ats, confermando una notizia della stampa locale.
All’origine dell’esperimento vi è la constatazione che negli ultimi anni le abitudini dei tossicodipendenti sono mutate con una crescita della dipendenza dalla cocaina. Tuttavia la prescrizione di questa polverina bianca sotto controllo medico – come avviene per l’eroina da alcuni anni – è fuori discussione, dato l’alto rischio di dipendenza e i gravi pericoli per la salute psichica e fisica.
Gli esperti ritengono che il metilfenidato possa colmare l’assenza di un prodotto sostitutivo. Tra i 60 pazienti volontari che parteciperanno all’esperimento, un gruppo riceverà questo prodotto, mentre un altro avrà un innocuo placebo, ha precisato Burki.

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