Welfare

L’indultino passa l’emergenza resta

Prosegue il dibattito sulla drammatica situazione dei detenuti all'interno dei carceri.

di Riccardo Bonacina

Caro Bonacina, a pag. 24 del numero 31 di Vita, nella sua risposta a Marco Scarpati, riguardo all?indultino ed ai reati sessuali sui minori: non le pare di aver preso troppo la parte di chi si è macchiato di delitti infamanti nei confronti dei bambini? Io sono con lei quando sottolinea che il carcere deve rieducare ma non è certamente un indultino che risolve il problema perché, mi dica, quanti di quei carcerati non reitererebbero, una volta in libertà, gli stessi reati? Noi spendiamo fiumi di parole per i carcerati (che nella stragrande maggioranza dei casi, se sono in galera, qualcosa devono aver commesso), noi cerchiamo di garantire con tutte le attenuanti possibili anche dei criminali incalliti, ma vorrei che almeno per una volta, prendessimo la difesa delle vittime, di tutti quei bambini che volevano vivere un?infanzia normale e questa infanzia è stata loro brutalmente negata. Credo che le urla ed i traumi dei bambini violentati dovrebbero toglierci il sonno perché questi sono dei veri e propri crimini contro l?umanità, e questa volta non sarebbe sbagliato se stessimo dalla parte di Abele. La saluto cordialmente

Antonio Stasolla, Due Carrare

Carissimo Antonio, non mi faccia dire ciò che non ho mai detto. Rispondendo a Scarpati a proposito dei reati sessuali sui minori scrivevo: “Giusta l?osservazione, giusto l?emendamento”. Mi limitavo a chiedere alle associazioni mobilitate per la giusta battaglia di prendere l?occasione affinché fosse ribadita l?indecenza della situazione in cui versano le carceri italiane e la necessità di percorsi riabilitativi. Mi scusi Antonio ma dove mai vede i fiumi d?inchiostro e di parole a favore dei carcerati? Ma lo sa che nell?ultimo mese ci sono stati 4 suicidi e 20 episodi di autolesionismo? Lo sa che nonostante una legge del 2001in base alla quale le detenute madri e i loro bimbi non devono stare in carcere ma in detenzione domiciliare, oggi ci sono in carcere più bambini e madre di quando non c?era la legge: solo a San Vittore ci sono 5 bambini in cella, uno ha appena 20 giorni di vita. Lo sa che in 20 penitenziari manca l?acqua da varie settimane, lo sa che in carcere è impossibile curarsi? Lo sa che il 40% dei detenuti non è mai stato condannato? è così sicuro che in carcere non ci siano anche vittime ma solo crudeli criminali? L?indultino che sconta 2 anni di carcere per i condannati che hanno già trascorso dietro le sbarre almeno metà della pena è davvero cosa miserrima tanto è vero che verosimilmente ne usufruiranno poche migliaia di detenuti. Senza nessun beneficio né per chi chiede un futuro oltre alla gogna né per chi chiede più sicurezza.

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