Welfare

Hong Kong: vittoria della societa` civile

Ritirato il progetto di legge anti-sovversione che avrebbe limitato la liberta` di espressione democratica nell'ex colonia tornata alla Cina

di Emanuela Citterio

Di leggi “antisovversione” non si parlera` piu`, almeno per il momento. Lo ha detto oggi il capo dell?esecutivo di Hong Kong, Tung Chee-hwa, annunciando il ritiro a tempo indeterminato del contestato “Articolo 23” che avrebbe dovuto integrare la Basic Law, la mini-Costituzione in vigore dal 1997, quando l?ex colonia britannica passò sotto il controllo cinese. Nell?articolo 23 della Carta, che ha poi dato il nome alla proposta di legge, era previsto un provvedimento ad hoc sulla “sicurezza nazionale”. In particolare la legge prevedeva la pena dell?ergastolo per i colpevoli di alto tradimento, sedizione, secessione o sovversione. Fra le misure erano previsti sette anni di carcere e una multa di 64mila dollari a chi pubblicava materiale ritenuto sedizioso. L’annuncio di oggi e` una vittoria per la societa` civile, che fin dall’inizio si e` battuta contro l’introduzione di una riforma che avrebbe fortemente limitato la liberta` di espressione nell’isola. Il primo luglio 500 mila persone, guidate dai movimenti della societa` civile e dalle chiese cristiane, erano scese in piazza per contestare la legge.


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